Gentile Direttore, nella vicenda pescarese del filò la stazione appaltante ha scelto di eseguire i costosissimi lavori di applicazione dei pali e fili elettrici su un fondo stradale gravemente usurato, a scapito del paesaggio e degli alberi colà messi a dimora, con la conseguente rinuncia all'innovativo sistema ibrido di trazione che avrebbe garantito i medesimi vantaggi delle impattanti infrastrutture elettrificate. In tal modo, prevedendo di spendere molto più del costo effettivo di una filovia convenzionale, posto che – nelle poche città ove è impiegato – il Phileas circola dappertutto, senza pali e fili, con l’originario sistema ibrido in dotazione che ne giustifica l’elevato prezzo d’acquisto, peraltro su corsie dedicate interamente in béton, ossia in malta cementizia rinforzata. Ivano Angiolelli