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Pescara, 25/11/2024
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Data: 30/01/2014
Testata giornalistica: Clickmobility
Trasporto locale e liberalizzazioni - Tpl Macerata, l'Atac finisce sul mercato

Una gara aperta con tutte le incognite che ciò comporta. Potrebbe anche succedere che a gestire trasporti e gas del territorio possa essere una società del nord o del sud, o anche di qualche Paese estero

Entro giugno (forse, però, il termine scivolerà al 31 dicembre 2014) la gestione del servizio trasporti pubblici verrà assegnata con gara pubblica di appalto europeo. Stessa sorte dovrebbe subire il servizio gestione gas metano. Lo stabilisce una direttiva nazionale recepita dalla Regione Marche.

Nel Maceratese il discorso interessa tre società: l'Atac Civitanova, l'Apm di Macerata e la Contram Mobilità di Camerino.

Tra le aziende che sin qui hanno gestito nel territorio la materia da tempo è in corso un tentativo di intesa allo scopo di creare un cartello o dar vita ad altre forme associative diverse che consenta loro di essere competitivi.

La questione, come informa l'ad dell'Atac Sergio Cognigni, è stata portata più volte all' attenzione dei dipendenti.

È stata spiegata loro la situazione, prospettate le varie difficoltà, delineate le strategie per rimanere in corsa ed evitare che siano società estranee a gestire i trasporti e anche il servizio gas metano.



«Un momento molto delicato per tutta una serie di ragioni - dice Cognigni - tra cui il fatto che la Regione riduce sempre più le risorse. Le gare, inoltre, non riguardano solo l'ambito maceratese, ma anche altri della regione.

Noi stiamo cercando di costruire insieme una realtà competitiva, ma è chiaro che una gara si può vincere ma si può anche perdere.

Prioritario su tutto, comunque, resta la salvaguardia del personale e la qualificazione dei servizi non solo nel rapporto con l'utenza ma anche a livello formale. È chiaro pure che l'Atac non può affrontare in modo individuale una situazione già molto complessa». SECONDO Cognigni, «si cercherà quindi insieme alle altre società maceratesi il sistema più efficace per essere competitivi, attraverso la creazione di un cartello o cercando altri percorsi.

C'è anche da dire, infine, che la nostra azienda parte già con un handicap pregresso: quello di non aver fatto gruppo in passato con le altre realtà del settore già operanti nel territorio».

Il rischio per l'Atac, nel caso in cui l'appalto finisse altrove, è di svuotare un'azienda trasporti vecchia di oltre un secolo (è stata costituita nel 1911), mantenendo la ragione sociale solo per la gestione del ciclo delle acque.

Sempre che anche qui non succeda qualcosa di strano... Allo stato attuale, l'Atac gestisce i trasporti urbani per 425mila chilometri l'anno e ha 35 dipendenti, di cui 21 autisti, sette addetti ai servizi scolastici e quattro scuolabus. Quattro sono le linee urbane feriali, due quelle festive.

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