PESCARA Gli ex dipendenti della stazione marittima non hanno mai dimenticato il tempo in cui la banchina commerciale del porto brulicava di passeggeri, turisti e addetti alla movimentazione dei mezzi. Un ricordo che risale al 31 agosto 2010 e che è stato cancellato dai giorni disperati della chiusura del porto a causa dei fondali insabbiati e dei continui ritardi nelle operazioni di dragaggio. Ma oggi, dopo la prova di agibilità portata a termine con successo dalla motocisterna russa Assia, la Snav fa balenare più di una speranza per ripristinare il collegamento estivo con la Croazia e tornare così a far battere il cuore commerciale di Pescara. Ieri mattina il sindaco Luigi Albore Mascia, in compagnia del suo vice Berardino Fiorilli, ha avuto un incontro ad Ancona con Stefania Vago, numero due della compagnia marittima Snav dopo il patron Aponte. Un vertice giudicato «molto positivo» dai due amministratori. «La Snav può e vuole tornare al porto di Pescara per ripristinare il collegamento navale passeggeri nell’estate 2014», spiega il sindaco al termine della riunione, «ma oggi la compagnia chiede anche un impegno e un sostegno dalle istituzioni abruzzesi, visto che il ripristino della linea rappresenta il nostro “anno zero”». In altre parole la Snav ha chiesto investimenti sotto forma di sponsorizzazioni. In cambio ha garantito la disponibilità di una nave veloce, un mezzo in grado di trasportare almeno 300 passeggeri, riattivando la linea quotidiana nei mesi di luglio e agosto. «Il Comune di Pescara», rimarca Albore Mascia, «intende dare queste garanzie e per questo, nei prossimi giorni, convocheremo un tavolo con la Camera di commercio, l’Unione industriali, imprenditori privati e Regione Abruzzo per verificare concretamente l’interesse del territorio per la ripresa dei collegamenti, in modo da relazionare entro fine mese con la Snav che, a quel punto, potrà prendere la propria decisione». L’ultimo viaggio del Pescara jet risale all’estate di 4 anni fa: nei 38 giorni di collegamenti ben 24 mila passeggeri, con 4.750 mezzi imbarcati, hanno fatto la spola dalla Croazia. Una mole di turisti che ha deciso di trascorrere una parte delle vacanze anche in città, approfittando della nave veloce, rimpolpando alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari. Nel 2011 invece, a causa dell’inagibilità del porto, il traghetto della Snav è stato spostato a Ortona, mentre negli ultimi due anni la compagnia ha deciso di tagliare fuori l’Abruzzo dalla tratta dei collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico. Al momento, nella bozza delle tratte dell’estate 2014, Pescara non è stata inserita nell’elenco delle destinazioni che garantiscono il trasporto passeggeri in Croazia. Ma qualcosa potrebbe ancora cambiare. «Oggi le navi possono tornare nel nostro porto», garantisce Mascia, «lo abbiamo visto qualche settimana fa con l’ingresso della nave russa. Abbiamo portato questi dati agli uffici della Snav. La dottoressa Vago ha espresso apprezzamento per la posizione di Pescara e ha confermato anche l’eventuale disponibilità di una nave veloce. Ma il ripristino richiederà attenzione, promozione e organizzazione, dai servizi a terra al ripristino di orari e linee. E l’amministrazione comunale è pronta a fare la propria parte nel restituire a Pescara quel collegamento marittimo strategico per il turismo cittadino».