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Pescara, 25/11/2024
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Data: 06/02/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
La Marsica unita contro il caro-autostrada

AVEZZANO Maxi aumento dei pedaggi autostradali, dalle parole ai fatti. L’associazione di comuni marsicani, con capofila Avezzano, ha mosso i primi passi ufficiali per giungere alla presentazione del ricorso al Tar contro il decreto interministeriale. Come si ricoderà, il governo autorizzò l’aumento dei pedaggi su lle autroitrade ma su A24 e A25 c furono aumenti più che doppi rispetto al resto d’italia. Alla decisione seguirono gli strepitii di molti, più di facciata che concreti, e l’assordante silenzio di altre istituzioni. Il Sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, consapevole del colpo mortale per la città e per l’intera zona derviante da questi aumenti, è riuscito ad unire tutti i comuni della Marsica, la Provincia dell’Aquila, il Parco Velino-Sirente, le associazioni di categoria e i sindacati, attorno ad un tavolo che ha deciso di impedire l’arrivo di questi aumenti con tutti i mezzi che la legge mette a disposizione. Dato l’incarico agli avvocati Antonio Milo ed Herbert Simone, ora il gruppo di istituzioni ed enti pubblici e privati, ha presentato la richiesta di accesso agli atti, al Ministero delle infrastrutture e trasporti e all’Anas, per ottenere documenti, istruttorie e convenzione stipulata il 20 dicembre 2001 con Strada dei Parchi, pareri del Cipe e di altre autorità, nonché il decreto n. 486 non ancora pubblicato, per dare il via ale azioni legali tese a bloccare l’ennesima mazzata su imprese, lavoratori e studenti marsicani. Il sindaco di Avezzano, poi, con i colleghi marsicani, Provincia, associazioni di categoria, sindacati e il sostegno di Confcommercio Abruzzo, vuole anche arrivare ad avere la totale conoscenza «di contratti, progetti, atti amministrativi, varianti, riguardanti i lavori di realizzazone delle complanari della A24, nel tratto tra il casello Roma Est e il centro urbano di Roma, stipulati da Strada dei Parchi con il Ministero, l’Anas e altri Enti, al fine - dice Di Pangrazio - di valutare i riflessi sul rapporto convenzionale in essere e sulle variazioni tariffarie sul pedaggio».

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