Il destino di Alitalia condiziona il futuro di MalpensaIl destino di Alitalia condiziona il futuro di Malpensa
«Ci sono manovre in corso che rischiano di penalizzare o addirittura far chiudere Malpensa e voglio sventarle». Lo ha detto il presidente della Lombardia Roberto Maroni commentando il viaggio del presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, in Kuwait, affermando che se si sta per «far entrare in Alitalia una società (Etihad, ndr) che poi chiude Malpensa, e mi pare sia questa la volontà, da parte nostra sarà guerra».
A ROMA - «Proprio ieri ho avuto mandato dal Consiglio regionale di chiedere un incontro urgente con il governo sul sistema aeroportuale lombardo - spiega Maroni -. Oggi e domani sarò a Roma. E mi attiverò subito perché può essere un’opportunità, ma è anche un rischio, dalle voci che si sentono. Io voglio capire se questi investimenti comportano un rischio per la Lombardia, per Malpensa, per il sistema aeroportuale e per l’indotto in termini di occupazione. Queste manovre che vengono dagli ambienti di Alitalia, io voglio sventarle», conclude il presidente lombardo.
DE CORATO - «Bene che il presidente Maroni difenda Malpensa con decisione. Ma nel contempo mi chiedo: e Linate? Se si parla di essere «pronti alla guerra» per difendere Malpensa, la stessa cosa faremo noi per lo scalo milanese, siamo pronti alle barricate. L’aeroporto milanese è strategico per la città e ancora di più giocherà un ruolo fondamentale durante Expo». Lo dichiara Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione. «Ieri sera, in Consiglio Regionale, ho ricordato l’importanza di Linate: se è vero che Malpensa ha un ruolo chiave per le tratte internazionali, è altrettanto vero che lo scalo cittadino è imprescindibile per le tratte a più corto raggio. Eppure il Piano Aeroporti che ha presentato il ministro Lupi è fin troppo chiaro sul destino di Linate: non è considerato strategico. Quello milanese è il terzo aeroporto d’Italia per volume di traffico passeggeri (più di 9 milioni) secondo i dati 2012. Dato destinato ovviamente a salire nel 2015 per l’Expo».
IL RUOLO DI LINATE - Agli emiri dell’Etihad piace l’aeroporto di Linate. Nella complessa ma serrata trattativa che dovrebbe condurre a breve alle nozze con Alitalia, la compagnia degli Emirati Arabi Uniti, secondo fonti vicine al dossier, ha posto una serie di condizioni a garanzia dell’investimento. Tra le altre, il via libera istituzionale ad un più intenso utilizzo dello scalo cittadino milanese controllato dalla Sea - che gestisce anche Malpensa - per le rotte verso tutte le capitali europee, verso Mosca, Istanbul e il Nord Africa. Si tratta di direttrici che gli arabi considerano commercialmente molto interessanti e complementari al loro traffico su Abu Dhabi e, un domani, su Fiumicino e che i loro alleati di Air France-Klm - destinati a conservare un ruolo importante nel futuro assetto di Alitalia - vedono con altrettanto favore. Ma non è detto che la richiesta possa essere accolta.