CHIETI Sono sette le donne che accusano l’ex assessore alle politiche della casa Ivo D’Agostino. Di qualche giorno fa la chiusura della indagini per concussione e violenza sessuale dal parte della pm Lucia Anna Campo. Nell’incidente probatorio dell’agosto scorso cinque di queste donne hanno confermano le accuse davanti al Gup Paolo Di Geronimo. Accuse, che ora formano la prova, contenute in 167 pagine: le donne in condizioni economiche disagiate e in cerca di una casa, venivano, secondo il pm, ricattate dell’assessore che le costringeva, una volta nel proprio ufficio, a contatti di natura sessuale, che consistevano in palpeggiamenti, toccatine nelle parti intime e baci rubati. Pubblichiamo la testimonianza di una donna italiana, sola, con figli minori, senza lavoro e in graduatoria dal 2009. Pubblico ministero: Una volta saliti in ufficio? (viale Amendola ndr). Lei:Sì, una volta saliti in ufficio l’assessore mi ha...abbiamo parlato chiaramente, il discorso è iniziato con la graduatoria dove c’ero io, dicendomi comunque di portare pazienza, che magari avrebbe provveduto a una sistemazione provvisoria. Pm: E poi? È finito lì il discorso? Lei è andata via? Lei: No. Il discorso è continuato con dei complimenti, che io chiaramente ho cercato un po’ di non raccogliere. Pm: Dei complimenti in che senso? Lei:Che avevo dei begli occhi, ch ero una bella donna... Pm:E quindi? Le ha fatto questi complimenti? Lei: Sì Pm:E che cosa è successo signora? Lei: Niente io ho continuato a parlare, ho cercato di parlare comunque della graduatoria, comunque del fatto della casa popolare, che volevo sapere quando ci sarebbe voluto per sbloccare la situazione, soltanto che...diciamo il discorso non interessava all’assessore, quindi si è spostato su qualcos’altro. Pm: Lei come ha reagito a queste cose gli ha detto qualcosa? Lei: Gli ho detto che mi potevano anche fare piacere i complimenti, ma comunque io ero interessata alla questione della casa. Quindi ho cercato di riportare l’argomento su questa cosa. Un po’ di difficoltà però...Poi a un certo punto ho visto che l’assessore si è alzato, è andato all’ufficio a fianco..... Pm: Senta, quando è uscito per andare via le ha detto qualcosa? Lei: Sì, di aspettarmi seduta. Di aspettarlo. É uscito ed è rientrato, ha posato la chiave sul tavolo e si è avvicinato. Pm: Cosa è successo? Lei: Ehm...Ehm...è successo che l’assessore si è avvicinato, io stavo seduto a una sedia abbastanza bassa, altezza vita, l’assessore si è sbottonato e mi ha...sventolato...il suo p. davanti alla faccia in qualunque modo, mi ha messo le mani dentro la maglia, mi manteneva la testa... Pm: Lei era seduta? Era in piedi? Lei: No, ero seduta su una sedia abbastanza...una poltrona bassa. Pm: Quindi questa cosa è successa appena lui è rientrato dentro? Lei: Sì Pm:É stata...cioè si è svolta...ha richiesto un certo periodo di tempo? Si è svolto? Lei:Guardi è stato subito, perché comunque era....ha chiuso la porta, ha posato la chiave e... Pm: Si è immediatamente sbottonato? Lei: Sì. Pm: Lei è rimasta seduta, ma lei dov’era con questa sedia, in mezzo alla stanza? Vicino alla scrivania, alle spalle al....Davanti aveva qualcosa? Lei: La scrivania Pm: Quindi quando lui è entrato e si è spogliato....? Lei: Ha posato la chiave sulla scrivania e si è sbottonato i pantaloni. Pm: Senta ma la... si è sbottonato i pantaloni e si è avvicinato quando lui ha detto...va beh siamo tutti adulti, con il p. insomma? Lei: Sì Pm: Dove gliel’ha avvicinato? Lei: Vicino alla bocca. Pm: Alla bocca e che cosa è successo. Lui l’ha indirizzato alla bocca, e lei si è mossa, Si è alzata. Lei: No, diciamo che ero abbastanza bloccata anche perché mi manteneva la testa, mi..... Pm: Con una mano le manteneva la testa? Lei: Sì, sì. Pm: E quindi lei che ha fatto? Che movimenti poteva fare? In quel momento che cosa...? Lei: Mi sono spostata con la testa, più di quello non potevo fare. Pm: Senta, e spostandosi con la testa, lei ha detto....io capisco è doloroso, però signora....allora, lei ha detto che si è avvicinato con ...? Lei: Non ho detto niente perché ero abbastanza bloccata là. Pm: No signora, però volevo capire, lui si è avvicinato, ma l’ha toccato da qualche parte con questo p. Lei:Sì, mi ha...No, in faccia Pm:In viso? Lei:Sì. Pm: E poi diceva signora? Lei: Mi manteneva la testa con una mano. Poi ha cominciato a mettere le mani da tutte le parti, dentro la maglia...... Pm: Dove l’ha toccata con le mani? Lei: Il seno, sotto la canottiera. Pm:Lei gli ha detto qualcosa? Lei: Non subito, dopo un po? mi sono alzata e ho cercato di allontanarlo e nel tempo stesso di fermarsi. Pm: Senta signora, lei prima diceva: io non ho detto nulla, non? Lei: Perché ero veramente bloccata. Stavo proprio bloccata, ero abbastanza traumatizzata. No, non me l’aspettavo veramente.