ROMA Lo scontro è durissimo e continuerà sino al congresso. Ma non esiste alcun esposto di Susanna Camusso contro Maurizio Landini, né ipotesi di commissariare la Fiom o procedimento disciplinari. «E’ una falsità», spiega la Cgil, quanto è stato pubblicato dal “Fatto quotidiano”, spiegando che la Camusso «ha chiesto e ricevuto dal collegio statutario l’interpretazione autentica della norma sui vincoli che determinano per l’organizzazione le decisioni prese dal Comitato direttivo» sull’intesa raggiunta per la rappresentanza e la validazione degli accordi insieme a Cisl, Uil e Confindustria. Ma la smentita su un provvedimento mai avviato, non avvicina le posizioni tra Camusso e Landini. Che ieri si sono anche visti a Firenze, ad un’assemblea dei lavoratori della Nuova Pignone. Il leader della Fiom ha anche incontrato il segretario del Pd Renzi sui provvedimenti per il lavoro. E anche questo vertice non è piaciuto al gruppo dirigente nazionale della confederazione. Alla lettura dei giornali la prima reazione di Landini era stata di incredulità: se la Cgil fosse pronta a denunciare la Fiom agli organi di garanzia del sindacato «sarebbe un fatto gravissimo» aveva detto. Ma anche dopo la smentita, ha voluto comunque rimarcare le sue posizioni che restano molto distanti da quelle della segreteria confederale. «Per me il tema rimane che debbano votare gli iscritti, se la Cgil non fa votare gli iscritti e i lavoratori interessati all’accordo sta violando il suo statuto e sta decidendo di aprire una crisi democratica della Cgil nel rapporto con i lavoratori». Il congresso nazionale di maggio si preannuncia dunque caldo per le differenti visioni strategiche, anche se la Camusso chiede che non si riduca a un mero «dibattito interno». Ha comunque difeso le sue posizioni ricordando che la Cgil chiede da anni la legge sulla rappresentanza ribadendo che al congresso il tema centrale sarà «il lavoro che decide il futuro». Landini ieri ha incontrato a Roma il segretario del Pd Matteo Renzi. «C’è un confronto aperto» ha detto il leader della Fiom a proposito del piano del lavoro presentato dal Pd. Gelida la replica di Susanna Camusso. «Credo sia giusto che tutti facciano la loro parte. Il tema che vorrei sollevare è che se, per esempio, si discute di cassa integrazione e di ammortizzatori, questo non è tema che può riguardare solo la Fiom ma riguarda tutte le categorie e quindi, a proposito di trasparenza e di titolarità, sarebbe bene cambiare metodo di discussione». Un incontro della confederazione con Renzi e la segreteria del Pd non è stato ancora calendarizzato ma, commenta ancora Susanna Camusso con i giornalisti, «sono certa che quando succederà lo saprete».