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Pescara, 25/11/2024
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Data: 07/02/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il faro della Procura si accende su Pagano. Una delle donne ospiti del Presidente del Consiglio d’Abruzzo ha svolto consulenze per il settore stampa dell’emiciclo

PESCARA Da Chiodi a Pagano e ritorno. Il filo rosso del sexygate d’Abruzzo partito dal bubbone di Rimborsopoli ora porta dritti al presidente del Consiglio regionale che sarà davanti ai titolari dell’inchiesta lunedì prossimo, nello stesso giorno di Carlo Masci assessore al Bilancio. Dunque, Pagano: secondo i riscontri svolti dai carabinieri al presidente sono collegate alcune figure femminili (non indagate) sulle quali si sta spostando il mirino non solo del gossip ma anche dell’opinione pubblica per capire se anche nelle relazioni private della terza carica della Regione ci siano state zone grigie al margine di interessi pubblici. Nelle otto notti contestate (il presidente del consiglio dice che «sarà chiarito tutto sulla vicenda dei rimborsi») compaiono quattro dame bianche tra cui un’avvocato, una commerciante, una giornalista e una imprenditrice nel campo editoriale.
Finora non ci sono acquisizioni di documenti da parte dei carabinieri ma negli ambienti regionali il nome dell’imprenditrice, in particolare, spunta tra le determine della Struttura speciale supporto stampa del Consiglio regionale nei primi mesi del 2013 per attività pubblicistica. E’ una consulenza di carattere editoriale quella fornita dalla donna che viene liquidata con un importo di diverse centinaia di euro. Sempre per lo stesso motivo si parla anche con insistenza di un altro incarico nel 2012 che non viene riportato nel sito del Consiglio Regionale visto che la sezione trasparenza è stata attivata dal primo gennaio del 2013. L’aggiudicazione diretta di queste consulenze dal punto di vista amministrativo è lineare e non ha profili di irregolarità visto che per forniture di importi inferiori a ventimila euro non serve il bando.
Pagano viene chiamato dalla Procura in causa per numerose missioni istituzionali. Il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano deve rispondere per circa 15 mila euro di spese non chiare collegati a pernottamenti in alberghi a cinque stelle lusso spesso non consentiti, secondo gli inquirenti. Tantissimi i viaggi, anche all'estero: Venezuela, Florida, Canada, Baleari, Austria, Russia. A Mosca Pagano ha speso più di 700 euro per dormire in un albergo extralusso e quella volta, una delle poche secondo quanto emergerebbe, da solo. Per il resto il presidente sarebbe stato sempre in coppia, facendo però figurare che era da solo. Pagano in una conferenza stampa indetta il 24 gennaio ha spiegato che si tratta di «semplici incongruenze nella compilazione dei moduli di rimborso», che chiarirà tutto al momento opportuno lanciando messaggi agli inquirenti: «Perchè proprio ora a ridosso del periodo elettorale e con queste modalità?».

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