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Data: 07/02/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Tangenti in Abruzzo - De Fanis resta chiuso in casa. Per altri tre mesi

PESCARA Richiesta respinta. Cade nel vuoto, per la terza volta, la richiesta dell'ex assessore alla Cultura Luigi De Fanis perché gli arresti domiciliari, cui è costretto dal 12 novembre 2013, gli siano revocati. Questa volta a deciderlo è stato il Tribunale del Riesame dell' Aquila presieduto dal giudice Giuseppe Romano Gargarella confermando quanto deciso l'8 gennaio dal gip Maria Carla Sacco che già una volta non aveva accolto la richiesta avanzata dai legali dell'ex assessore: Massimo Cirulli e Domenico Frattura. Questi, da parte loro, hanno già annunciato il ricorso in Cassazione dopo che, sempre l'8 gennaio, il gip aveva invece deciso la scarcerazione della segretaria «particolare» di De Fanis: Lucia Zingariello. I due ex amanti sono infatti entrambi indagati nell'ambito dell'inchiesta «Il Vate» quella secondo cui l'ex assessore avrebbe erogato illecitamente i contributi destinati all'organizzazione, l'adesione e la partecipazione a convegni e manifestazioni culturali. Secondo l'accusa, sostenuta per il filone pescarese dell'inchiesta dal pm Giuseppe Bellelli, De Fanis avrebbe chiesto tangenti in cambio dei finanziamenti trovandosi così a rispondere, con la Zingariello e altre due persone, dei reati di concussione, truffa aggravata e peculato. Una vicenda scoppiata in seguito alla denuncia di un imprenditore che, con la complicità degli uomini della Forestale, ha registrato un incontro con De Fanis. Incontro in cui quest'ultimo avrebbe chiesto una tangente per agevolarlo nell'organizzazione di un evento in occasione del centenario della nascita di Gabriele D'Annunzio. Una vicenda balzata in realtà agli onori delle cronache più per i risvolti sentimentali che per quelli giudiziari sebbene proprio la relazione avuta con la Zingariello lo vede ora indagato dalla Procura di Lanciano per tentato omicidio nei confronti della moglie. Moglie con cui, nonostante gli scandali che lo hanno travolto, compreso quello della Rimborsopoli abruzzese, condivide ancora il tetto coniugale con la donna che, sulle pagine dei giornali, ha ribadito l'amore che ancora la lega al marito.

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