PESCARA Docente a contratto nel corso di laurea Economie e management in servizi sanitari? Sì e no. E’ una posizione singolare sul fronte accademico quella della professoressa Letizia Marinelli, consigliere di Parità della Regione Abruzzo assurta alle cronache nelle pieghe di Rimborsopoli e collegata alla realizzazione di un centro antiviolenza all’Aquila mai andato a buon fine.
La Marinelli infatti figura come coordinatore scientifico nel corso di perfezionamento universitario in pari opportunità che l’università telematica Da Vinci - una costola della D’Annunzio - imbastisce a partire dall’estate 2011. C’è una pubblicazione in Gazzetta ufficiale ad agosto ma concretamente diventa operativo l’anno successivo, praticamente in contemporanea alla concessione dei contributi dalla Presidenza del Consiglio. Il particolare singolare è che la Marinelli figura come docente a contratto della Da Vinci di Torrevecchia Teatina ma la sua posizione è sfumata. Formalmente il suo curriculum viene presentato nel 2011 al comitato tecnico ordinatore - l’organismo che avvia la decisione sulle docenze di Unidav - dal coordinatore del corso di laurea di Economia e management in servizi sanitari Massimo Sergiacomo. Il Cto accoglie e attende la presentazione di contenuti didattici per la formulazione di un giudizio. «Contenuti mai presentati» dice il rettore Capani che a corredo specifica che la Marinelli non figura nell’elenco dei docenti e delle materie trattate. Marinelli invece precisa: «No, la mia candidatura per il corso di Economia e management finì anche in Senato accademico, venne approvata e io ricevetti il contratto, peraltro a titolo gratuito, per insegnare la materia Legislazione antidiscriminatoria. Avevo iniziato le registrazioni - dice la Marinelli - quando poi per motivi organizzativi l’Università sospese tutto, decidendo che la mia materia sarebbe uscita dal corso di laurea per passare in un corso parallelo più ampio. Ma io quelle carte ce le ho. Non è improprio che io figuri come docente a contratto».
Marinelli e una collega ricercatrice infatti propongono alla Da Vinci un corso di perfezionamento universitario che rilascia il diploma di «Esperto nelle pari opportunità». E qui, nell’avviso di selezione, la Marinelli figura sì come docente a contratto nel corso di laurea di Sergiacomo. Impropriamente? «Ribadisco che non è improprio - insiste Marinelli - perchè il percorso era iniziato regolamente». Di certo c’è che il corso di perfezionamento viene ammesso ai finanziamenti del dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio. Nella graduatoria rilasciata il 24 febbraio del 2012, è scritto che il contributo che viene ammesso alla Telematica Da Vinci è di 60 mila euro mentre il cofinanziamento a carico dell’università è di 42 mila euro. Quanto ha percepito Marinelli per il corso? «Mi è stato liquidato un contributo credo di 3000 euro per le docenze e ne aspetto un altro nello stesso ordine di cifre più o meno. Il tutto per l’insegnamento nel corso di perfezionamento, la progettazione, gli stage a Bruxelles, l’attività di convegnistica che è stata svolta. Sono stata pagata per ultima dopo tutti gli altri. Nessuna irregolarità. Io prof senza cattedra? Nelle università telematiche è tutto più complesso».