PESCARA Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, non ha dubbi sul fatto che sia lui il candidato naturale del centrodestra. Lo ha ribadito durante la conferenza stampa convocata giovedì mattina, dopo che era stato ascoltato dai pm di Pescara nell'ambito dell'inchiesta sui rimborsi spese. In quell'occasione aveva detto anche di aver sentito il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, senza però precisare né quando lo ha sentito né cosa si sono detti. Sta di fatto che l'indagine della Procura di Pescara e l'intreccio emerso tra questioni personali ed istituzionali rischia di rimettere in discussione un po' tutto. E anche la freddezza ed il silenzio che in questi giorni caratterizzano gli ambienti regionali di Forza Italia, così come i "piani alti", quelli di Roma, sono significativi. Il presidente di Regione, tra l'altro, non è l'unico a rischiare. Una eventuale caduta del governatore può avere conseguenze anche per altri, a partire dal presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, coordinatore per l'Abruzzo di Forza Italia da poco più di un mese, pure lui coinvolto nell'inchiesta. Chiodi, che giovedì è andato a trovare Gianni Letta, uno dei fedelissimi di Berlusconi, però sembra avere pochi dubbi sul suo futuro. L'altro giorno, sempre in conferenza stampa, si è detto pronto ad affrontare la campagna elettorale, destinata comunque ad essere «molto cruenta», sottolineando che «la nostra compagine, sul piano politico, sui contenuti, su ciò che è stato fatto, è fiera». «Ho dato anima, cuore, tutta la mia capacità di lavoro», ha detto. Nonostante le posizioni pubbliche, nel centrodestra sembra regnare l'incertezza e forse anche un po' di sfiducia. La coalizione, allora, in attesa dei possibili sviluppi, non vuole farsi trovare impreparata. Spuntano così voci su nuove ipotesi per quanto riguarda le candidature. Il ritorno di Pieferdinando Casini e dell'Udc nel centrodestra riporta, ad esempio, in discussione la figura di Rodolfo De Laurentiis. Circolano anche voci sulla possibile candidatura di una donna e, in particolare, di Federica Chiavaroli, coordinatrice regionale e vicecapogruppo al Senato del partito di Alfano. Ma in Forza Italia una cosa sembra certa: il candidato non sarà del Nuovo Centrodestra.