PESCARA Subito la riforma dei trasporti. A reclamarla è la Cisl Abruzzo e Molise che, nel commentare gli ultimi dati sull’aumento delle ore di cassa integrazione, invita la Regione a completare le riforme in atto: oltre ai trasporti, anche il welfare e il servizio idrico integrato. Da definire poi il bando delle aree di crisi (Val Pescara, Val Vibrata, Val Sinello). «Le vicende giudiziarie di questi ultimi giorni sui rimborsi istituzionali - afferma il segretario generale del sindacato, Maurizio Spina -hanno riaperto il problema delle risorse pubbliche che devono essere utilizzate in trasparenza. Apprezziamo, come Cisl, il lavoro della magistratura, che ovviamente deve fare il suo corso, ma questo non deve rappresentare un motivo per non andare avanti nelle scelte per rilanciare lavoro e sviluppo». I dati disegnano scenari preoccupanti per il futuro: salgono del 15% le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni in Abruzzo, mentre in Italia gli interventi di Cig registrano una lieve diminuzione. «Siamo passati da 32 milioni di ore nel 2012 a 37 milioni nel 2013» dice Spina. Di fronte a questa situazione - dichiara il sindacalista - sono necessarie ulteriori risorse per gli ammortizzatori sociali per garantire il pagamento di Cig e mobilità in deroga. E' importante che l'assessorato al lavoro si impegni, inoltre, ad adottare misure di sostegno al lavoro con l'approvazione di politiche attive e con interventi per favorire l'ingresso nel lavoro dei giovani, come il patto intergenerazionale. La nuova programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020 rappresenta, per l'Abruzzo, un'importante opportunità e va definitivamente resa operativa. L'Abruzzo disegna il suo futuro in quanto regione europea: deve essere parte attiva mettendo a disposizione la sua collocazione geografica e le proprie risorse per lo sviluppo del Paese e dell'Europa, come via di passaggio che consentirà di mettere in comunicazione le regioni dell'Est europeo e quelle del Mediterraneo per un interscambio economico, sociale e culturale. In questa direzione - conclude Maurizio Spina - si pongono i progetti della macro Regione Adriatica-ionica e la Civitavecchia-Roma- Ploce, su cui la Regione deve necessariamente riprendere l'iniziativa con gli altri partner del progetto».