PESCARA «Mentre la classe politica regionale, impegnata da un lato a difendersi dalle ultime inchieste giudiziarie e dall'altro a preparare le candidature, ha definitivamente accantonato la riforma del trasporto pubblico locale, ci vediamo costretti ad assistere al protrarsi di una serie impressionante di incongruenze che caratterizzano la gestione e il funzionamento di ciascuna delle tre aziende di trasporto di proprietà della Regione»: inizia così l’elenco delle cose che non vanno in Arpa, Gtm e Fas Sangritana stilato dall’Ugl. Il segretario regionale autoferrotranviari Giuseppe Lupo mette in luce come ad esempio «ai noti guai finanziari di Arpa e alla ormai cronica negatività dei rapporti industriali in Gtm» si sia aggiunta quella che definisce «l’inquietante situazione in cui versano i diritti dei lavoratori della Fas di Lanciano». «A ciò», continua, «si aggiungono investimenti francamente incomprensibili, come la spesa di 11 milioni di euro per l'unificazione delle due stazioni di Castel di Sangro». Ad Arpa l’Ugl “contesta” l'acquisto di 200 bus di cui solo 20 possono usufruire del contributo statale, e la gestione di società controllate quali Sistema e Cerella: «Ci risulta che a fronte di tre bilanci consecutivi in rosso nessuno dei dirigenti sia stato mandato a casa,». E la Gtm? Anche qui sperpero di risorse, assunzioni senza concorso pubblico. Un esempio? L’Ugl: «La Saga, la società dell'aeroporto d'Abruzzo, ha assunto due operatori da assegnare a un punto informativo: l'intera operazione, costo dei lavoratori amministrativi e spese per allestire la struttura, saranno a totale carico della Gtm».