PESCARA Il centrodestra non riesce a trovare un accordo sul candidato sindaco. Anche l’ultimo vertice della coalizione, che si è svolto ieri mattina, ha fatto registrare un nulla di fatto. I partiti continuano ad essere divisi tra Guerino Testa e Luigi Albore Mascia. Si andrà, probabilmente, alle primarie per la scelta. Ma il presidente della Provincia dimissionario si è stancato di aspettare e ieri è uscito allo scoperto con un sondaggio pubblico su Facebook, con cui ha chiesto a migliaia di iscritti se vogliono lui o il sindaco uscente come candidato. È apparso un modo per forzare la mano. Spunta il sondaggio. Il sondaggio, con tanto di foto dei due sfidanti (quella di Mascia è stata scelta probabilmente tra le sue più brutte) è comparso improvvisamente ieri pomeriggio sulla bacheca di migliaia di iscritti a Facebook. Il sondaggio chiede qual è il sindaco preferito e invita a mettere la spunta su Testa o su Mascia. E centinaia di amici del presidente della Provincia si sono subito dati da fare per votare. Lo stesso hanno fatto i sostenitori del sindaco. Fatto sta che, in serata, Testa aveva circa 200 voti contro gli 11 di Mascia. Ben 18mila le persone che hanno visitato il sito in tre ore. Ma questa iniziativa non è un’improvvisata. Testa ha affidato addirittura a una società specializzata l’incarico di organizzare il sondaggio ed è stato costretto a richiedere l’autorizzazione a Facebook. «È stata la società che mi organizza le mie pagine del social network a propormi il sondaggio», ha spiegato il presidente, «e io ho accettato». L’accordo non si trova. Ieri mattina, dall’ennesimo vertice del centrodestra, è uscita un’altra fumata nera. La coalizione continua ad essere spaccata su Mascia, sostenuto da Forza Italia, Pescara Futura e Fratelli d’Italia e Testa, appoggiato dal Nuovo Centrodestra. Il coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano ha lanciato l’idea di affidare un sondaggio a pagamento alla società Ghisleri per verificare il grado di preferenza dei due possibili candidati. La proposta non è stata accolta favorevolmente. Si va verso le primarie. La coordinatrice del Nuovo centrodestra Federica Chiavaroli ha insistito invece sulle primarie. «Le primarie, a questo punto, sono l’unica strada», ha affermato la senatrice, «e ora anche l’Udc, dapprima contraria, ha dato la sua disponibilità ad accettare una consultazione popolare». «Ci siamo riservati di dare una risposta sulle primarie nella riunione della coalizione che si svolgerà di nuovo giovedì prossimo», ha replicato il commissario dell’Udc Enzo Di Vittorio, «prima di dire sì dobbiamo fare un passaggio per consultare il partito». Di Vittorio ha poi voluto precisare la sua posizione. «Non siamo soltanto noi a non volere il secondo mandato di Mascia, ma ci sono forti perplessità anche all’interno del suo partito, Forza Italia». «Candidiamo Masci». Nella coalizione regna la confusione più totale. Testa è, tra l’altro, propenso a ritirare le sue dimissioni e a tornare a fare il presidente. Rinuncerebbe così ad un’eventuale candidatura alla Regione. Ma ora cominciano a circolare anche altri nomi come possibili candidati. Ieri, durante la riunione, è spuntato persino il nome del leader di Pescara futura Carlo Masci, che ha subito declinato l’invito a candidarsi. A farlo, secondo alcune agenzie di stampa, sarebbe stato il partito di Fratelli d’Italia, ma il responsabile regionale Roberto Petri ha seccamente smentito. Sembra invece più probabile che la scelta possa ricadere sul vice sindaco Berardino Fiorilli, braccio destro di Masci. Parteciperà anche lui alle primarie.
Paolini pronto alle primarie. Ricci scioglie la riserva oggi
PESCARA Antonello Ricci sta per sciogliere la riserva. Il manager del gruppo Maresca ed ex dirigente del vecchio Pci annuncerà oggi se intende accettare o no la proposta di candidarsi a sindaco e partecipare, di conseguenza, alle primarie organizzate dal centrosinistra per il prossimo 9 marzo. Ricci non ha voluto anticipare la risposta, lasciando così nel dubbio non solo gli esponenti del Pd che gli hanno proposto la candidatura, ma anche i partiti del centrodestra, che attendono le mosse dell’opposizione per potersi regolare nella scelta del candidato migliore. Nell’attesa, si prepara a scendere in campo nella corsa a sindaco di Pescara l’ex vice presidente della Regione ed ex segretario regionale dei Ds Enrico Paolini, che ha abbandonato da anni la vita politica e l’attività amministrativa. A fare il suo nome è stato Carlo Gaspari, responsabile del circolo Pd di Porta Nuova, durante la riunione di venerdì scorso, cui hanno preso parte circa quarata iscritti. I presenti si sarebbero trovati d’accordo sulla candidatura di Paolini e lui, però, non ha ancora detto se accetterà. Per candidarsi alle primarie, comunque, c’è tempo sino al 17 febbraio, cioè il termine ultimo fissato dalla coalizione. Sono necessarie almeno 400 firme. Sinora si sono fatti avanti solo in due, il capogruppo del Pd in Comune Moreno Di Pietrantonio e l’ex assessore Udc, ora di Centro democratico, Vincenzo Serraiocco. Il consigliere del Pd Antonio Blasioli sta ancora riflettendo e nell’attesa ha avviato una consultazione tra i giovani del partito e della società civile.