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Pescara, 25/11/2024
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Data: 09/02/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
La sceneggiata del centrosinistra. D’Alfonso ha vinto

PESCARA Una coalizione ampia ed eterogenea, riunita dietro al simbolo «Insieme il nuovo Abruzzo». Il centrosinistra cala le prime carte, in vista delle primarie del 9 marzo, che serviranno per scegliere il candidato alle prossime elezioni regionali: Pd, Sel, Idv, Fli e Psi si stringono in un largo abbraccio. «È una coalizione ampia, formata da forze riformiste, civiche e sociali, che potrà ampliarsi ulteriormente nei prossimi giorni – spiega il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci – Penso a Scelta Civica e al Centro Democratico, ma anche a movimenti e associazioni». Tutti insieme appassionatamente, dunque. Peccato che, come riconosce lo stesso Paolucci, «il principale denominatore comune è la severa bocciatura dell’operato della giunta Chiodi, quella con più poteri e più tempo a disposizione, nella storia delle Regioni, ma anche quella che ha portato a casa i risultati peggiori». L’ampiezza della coalizione è un probabile punto di forza, in vista dell’appuntamento con le urne, ma un possibile fattore di debolezza, per l’azione di governo di un’eventuale amministrazione di centrosinistra. Paolucci replica che verrà definito un programma «chiaro e vincolante», sventola codici etici e carte d’intenti, ma la storia insegna che il gioco dei veti incrociati, in questi casi, è sempre in agguato. Nel corso della prossima settimana verrà sciolto il nodo principale, relativo alle candidature: primarie di facciata, per suggellare l’investitura di Luciano D’Alfonso o primarie vere, con potenziali candidati di disturbo? Tutti gli indizi tendono ad accreditare la prima ipotesi. «Gli aspiranti candidati – mischia le carte il segretario democratico – avranno ancora sette o otto giorni per valutare e tutto è ancora possibile». Anche una candidatura di Stefania Pezzopane, che nelle ultime ore sembrava essere definitivamente tramontata? «Anche una candidatura della Pezzopane – risponde Paolucci – Non è possibile escludere nulla». Tra gli alleati, però, c’è chi è pronto a lanciare la sfida alla leadership dalfonsiana. «Se qualcuno sta preparando un tir a tre assi – avverte il segretario regionale dell’Idv, Alfonso Mascitelli – noi siamo pronti a girare l’Abruzzo con una panda quattro per quattro e a spiegare cosa succede davvero nella regione». Mascitelli è ancora più esplicito: «Queste primarie non devono essere ridotte ad uno strumento di legittimazione di un candidato, l’Abruzzo è stanco degli uomini soli al comando, del cesarismo e delle concezioni familistiche della politica». L’esponente dell’Idv non esclude un impegno diretto. «Non ho avuto paura di presentarmi al Senato con Rivoluzione Civile, quando era chiaro che non avrebbe eletto alcun senatore – rimarca Mascitelli – figuriamoci se posso avere paura di partecipare alle primarie abruzzesi». Nessuna punzecchiatura e pochi paletti, da parte degli altri alleati, soddisfatti di aver trovato una casa pronta ad accoglierli. Daniela Santroni di Sel, Maurizio Teodoro di Fli e Massimo Carugno del Psi.

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