Gli ecologisti tornano a chiedere che il vecchio tracciato Lanciano-San Vito della ferrovia Sangritana, sostituito da circa 4 anni con una nuova linea direttissima, venga destinato a pista pedonale-ciclabile. La struttura, si aggiunge, potrebbe anche essere collegata a un identico percorso in via di realizzazione sull'ex ferrovia dello Stato da Ortona a San Salvo. Ma alla Sangritana la proposta non trova riscontro. «Il nostro progetto per l'ex tracciato - dice il presidente Pasquale Di Nardo - prevede la realizzazione di una metropolitana leggera di superficie in grado di intersecarsi con le linee urbane su gomma già esistenti». «La realtà - sottolinea Tommaso Sarchese del direttivo regionale di ecodem (ecologisti democratici) - è che intanto, tra un'idea e l'altra, bocciata la pista ciclo-pedonale, non è stato fatto un passo avanti e così, con l'entrata in funzione della nuova stazione di Lanciano e della nuova linea per San Vito, tutto è rimasto come prima, con una vasta area lasciata all'abbandono». In questo contesto, secondo gli ambientalisti, la proposta della pista ciclo-pedonale dovrebbe essere ripresa. «Sul progetto della metropolitana non ci sono più dubbi - ribatte il presidente della Sangritana Di Nardo -, anzi vi abbiamo anche incorporata la tratta Lanciano-Castelfrentano, attualmente lo stesso non utilizzata. La Sangritana, sia verso San Vito che verso Castelfrentano, ha delle linee di trasporto passeggeri che svolge con i pullman: trasferiremo queste linee sui binari, utilizzando dei tram simili ai treni, che hanno il vantaggio di potersi fermare ovunque lungo il percorso, senza necessità di attivare stazioni, come avveniva con i treni».