TAGLIACOZZO Neve, pioggia, guasti elettrici, ma anche delle semplici foglie d’autunno. Basta poco per provocare dei rallentamenti sulla linea Roma-Pescara. È capitato più volte, infatti che i convogli in partenza dall’Abruzzo e diretti nella capitale abbiano accumulato grandi ritardi a causa del maltempo. «Le locomotive non sono più quelle di una volta, ossia pesanti e in grado di provocare molto attrito con le rotaie», affermano alcuni pendolari di Tagliacozzo. «Spesso, nei tratti in salita, in caso di maltempo, i treni restano bloccati. E questo è solo l’inizio. L’inverno, infatti, deve ancora terminare e temiamo per il peggio». Ma c’è di più: in caso di nevicate eccezionali le situazioni possono costringere i passeggeri a stare fermi per ore all’interno del treno. È quanto successo due anni fa, con la tempesta di neve di febbraio 2012. Non solo la gente all’interno del convoglio partito da Roma in tardo pomeriggio è stata costretta a passare la notte, ma qualcuno il giorno dopo ha deciso di fare a piedi da Carsoli a Tagliacozzo, qualcosa come venti chilometri. È il caso di Domenica Iacoboni, trentenne impiegata a Roma, ma residente a Tagliacozzo. «Volevo tornare a casa ed era tutto fermo», racconta, «allora non ho avuto altra scelta che camminare: sono partita insieme ad altri due pendolari di buon mattino. Siamo arrivati a destinazione ad ora di pranzo; avevo i piedi quasi congelati, nonostante avessi degli stivali».