Il sondaggio promosso da Guerino Testa sulla sua bacheca di facebook ha riacceso, se ce n’era bisogno, la rivalità con il sindaco uscente Luigi Albore Mascia in chiave elettorale. I due si contendono la candidatura a sindaco, che Forza Italia rivendica per l’uscente e l’Ncd chiede sia appannaggio del dimissionario presidente della Provincia. Il tavolo politico convocato per giovedì da Pagano dovrebbe indicare la strada delle primarie ma intanto il sondaggio su facebook (vota il tuo sindaco) ha agitato le acque.
“IL PIU’ BELLO SEI TU”
Mascia ieri ha dichiarato di non usare su facebook («non ne ho il tempo e poi non affiderei mai la gestione della mia bacheca a una società» ha detto il sindaco al rivale) ma tramite la sua compagna Letizia Lizza ha postato sulla bacheca di Testa una lettera dal tono un po’ paternalistico nella quale, pur riconoscendogli la legittimità del sondaggio, lo rimprovera: «E’ una iniziativa che però io, sindaco uscente eletto con oltre il 54 per cento dei consensi nel 2009, non avrei mai fatto per rispetto della serietà della circostanza e per rispetto dei miei competitor. Tu piuttosto - ha aggiunto Mascia - avresti potuto proporre una sfida sui contenuti, sulle opere realizzate negli ultimi cinque anni». Su un aspetto Mascia alza bandiera bianca: «Se la sfida si gioca sulla bellezza eh sì, devo darti ragione, su questo vinci tu. Magari io ti sfiderò alla playstation». Un Mascia alquanto irritato, la cui nota sulla bacheca di Testa ha raccolto solo tre “mi piace” in sette ore. Testa ha replicato con un’altra nota: «Dire che il sondaggio sia una goliardata o un concorso di bellezza significa stravolgerne il significato e mancare di rispetto a coloro che hanno espresso una preferenza o un commento - ha scritto -. L’obiettivo non era individuare il candidato sindaco, stiano tranquilli tutti coloro che si sono preoccupati della mia iniziativa, cercando di ridicolizzarla o minimizzarla... Moltissimi personaggi, politici e non, da Foschi a Chiodi, arrivando a Obama e perfino al Papa, usano i social per dialogare con i cittadini e so che il sondaggio non ha valore scientifico: ho solo voluto misurare il consenso dei cittadini e ringrazio chi ha speso due minuti del proprio tempo per partecipare a questo evento social».
QUI CENTROSINISTRA
Sul fronte del centrosinistra il no di Antonello Ricci per una candidatura a sindaco ha lasciato il segno nel Pd, obbligato a serrare i tempi per individuare un nome utile a riportare l’unità nel partito e a favorire la convergenza degli alleati. Tanti i no incassati nelle ultime 36 ore. Ieri è stato proposto l’avvocato Carmine Ciofani, vicino a Prodi ai tempi dell’Asinello, ma il clima teso non aiuta. Sui dalfonsiani pesa la responsabilità del no di Ricci, a loro è stato chiesto maggior coinvolgimento da parte dell’ala vicina a Vittoria D’Incecco e a Donato Di Matteo. L’obiettivo è di evitare strappi controproducenti anche in prospettiva regionale: indicare un candidato sindaco poco gradito significherebbe indebolire anche Luciano D’Alfonso candidato governatore. Nondimeno rivendicano spazio e considerazione gli aspiranti candidati alle primarie, leggi Moreno Di Pietrantonio cui si potrebbero aggiungere Enrico Paolini e Antonio Blasioli, che però non hanno ancora sciolto le riserve. Meno probabile appare la discesa in campo della deputata D’Incecco. Oltre che al proprio interno, il Pd deve anche fare i conti con gli alleati e questo litigioso cincischiare sta suscitando una certa irritazione. Una scelta sbagliata sul candidato sindaco potrebbe far vacillare l’alleanza con Fli, ovvero con la lista civica che Daniele Toto e Gianni Teodoro stanno allestendo per Comune e Regione. Pausa di riflessione dopo la riunione di ieri, peraltro tranquilla. Se ne riparla giovedì.