PESCARA Adesso spunta anche il nome di Vittoria D’Incecco per la corsa a sindaco nel centrosinistra. Dopo il no del manager Antonello Ricci che ha gelato l’intera coalizione, ora sembra più probabile una candidatura rosa, quella della deputata del Pd, per le primarie che si terranno il prossimo 9 marzo. Il suo nome, per la verità, circola già da qualche tempo. Ma ieri la parlamentare è uscita finalmente allo scoperto per dire come la pensa sull’eventuale candidatura. «Io e il mio gruppo abbiamo deciso di appoggiare Antonio Blasioli (il consigliere del Pd che però non ha ancora sciolto la riserva, ndr)», spiega la deputata, «al momento nessuno mi ha chiesto ufficialmente di candidarmi. Se però tutto il partito mi dicesse che io risulto l’unica persona in grado di raccogliere consensi, allora io sarei a disposizione». «A me piacerebbe lavorare per la città», aggiunge, «ma la cosa sarebbe proponibile solo se ci fosse il consenso di tutti per poter fare squadra». Lei, in effetti, sembra essere in grado di raccogliere consensi. La D’Incecco, del resto, è molto conosciuta. Suo padre è stato sindaco del capoluogo adriatico e lei è un medico, specialista in Reumatologia, che vanta centinaia di pazienti. La sua carriera politica è stata molto veloce. Eletta come consigliere comunale nelle file della Margherita, è stata nominata assessore nella prima e nella seconda consiliatura dall’ex sindaco Luciano D’Alfonso. Poi, è stata eletta per due volte deputata con il Pd, nel 2008 e nel 2013. Molto probabilmente è stato fatto anche il suo nome nella riunione convocata ieri sera, all’improvviso, dalla segretaria provinciale del Pd Francesca Ciafardini. La Ciafardini ha voluto incontrare gli esponenti del suo partito, tra cui alcuni consiglieri comunali, per verificare la possibilità di arrivare ad un accordo su una candidatura unica, per evitare che il voto possa frantumarsi tra tanti candidati del Pd, favorendo così la corsa dell’esponente di Centro democratico Vincenzo Serraiocco. Il Pd, infatti, si dovrebbe presentare alle primarie con almeno tre candidati: il capogruppo Moreno Di Pietrantonio, l’ex vice presidente della Regione Enrico Paolini e, quasi certamente, il consigliere Antonio Blasioli. A questi potrebbe aggiungersi anche la D’Incecco. Nel pomeriggio, invece, si è svolto un incontro della coalizione, cui ha preso parte anche Rifondazione comunista. «La nostra partecipazione non va intesa come adesione alla coalizione», hanno precisato Corrado Di Sante e Viola Arcuri.