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Pescara, 25/11/2024
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Data: 16/02/2014
Testata giornalistica: Il Centro
A rischio i 5 milioni destinati all’aeroporto. Stop dal governo. Foschi (Fratelli d’Italia): «Così si va verso la messa in liquidazione della Saga»

PESCARA Ancora una volta le risorse per il Piano marketing dell'Aeroporto d'Abruzzo sono a rischio. Si tratta di 5 milioni e 573mila euro, nell'ambito del piano 2013, che la Saga, società che gestisce lo scalo, attende da tempo, perché «di vitale importanza per la struttura». Il governo Letta, però, prima di lasciare, ha impugnato la relativa norma approvata a dicembre dalla Regione Abruzzo. A darne notizia è il consigliere regionale Maurizio Acerbo (Prc), che ricorda come «la Corte Costituzionale, con sentenza 69 del 2013, aveva già dichiarato incostituzionale una analoga norma della Regione Abruzzo con la quale si disponeva un identico finanziamento a favore della Saga». In quel caso si trattava del Piano marketing 2012. La questione riguarda la complessa materia degli aiuti di Stato. «Il finanziamento previsto», si legge nella motivazione del provvedimento del governo Letta, «non risulta essere stato sottoposto al vaglio della Commissione europea che avrebbe dovuto valutare la compatibilità della norma con l'impatto sulla concorrenza sugli scambi tra Paesi membri e si configura quindi come un aiuto di Stato non autorizzato». «Per l'ennesima volta», commenta Acerbo, «la motivazione dell'impugnativa è la discutibilissima disciplina europea sugli aiuti di Stato che i partiti hanno colpevolmente sostenuto in sede nazionale ed europea. Invece di polemizzare tra di loro inutilmente, centrodestra e centrosinistra dovrebbero rivedere la comune impostazione neoliberista che ha condotto l'Italia al declino. Se non si pone la questione a livello nazionale e comunitario», osserva il consigliere, «l'Aeroporto d'Abruzzo non avrà molto futuro. «Sapevamo che c'era il rischio di un'impugnativa», sottolinea l'assessore regionale al Bilancio, Carlo Masci, «e proprio per questo abbiamo fatto ricorso alle risorse ex Agensud». Solo nei giorni scorsi, infatti, la Regione aveva fatto sapere di aver reperito le risorse necessarie, erogabili «in tempi brevi», da una serie di economie dell'ex Agensud. «La Regione deve fare in modo che quei 5 milioni di euro vengano finalizzati alla ricapitalizzazione della società, il che potrebbe permettere alla Saga di operare». Lo afferma il consigliere comunale pescarese Armando Foschi (Fdi), all'indomani dell'impugnativa da parte del governo della norma relativa al Piano marketing 2013 dello scalo abruzzese, sottolineando che la prossima mossa da adottare, per la società, è la «messa in liquidazione». «Le sorti dell'Abruzzo e del suo aeroporto», dice il consigliere, «forse sono segnate per sempre. Il management della Saga si vedrà costretto a convocare l'assemblea dei soci per mettere tutti al corrente delle prossime mosse da adottare, cioè la messa in liquidazione». Secondo Foschi, c'è solo «una soluzione, che va adottata senza perdere neppure un minuto di tempo: la Regione deve fare in modo che quei 5 milioni vengano finalizzati alla ricapitalizzazione della società». Il consigliere critica poi l'operato del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, che con il Governo Letta «aveva promesso mare e monti sull'aeroporto di Pescara. Mi chiedo che cosa abbia fatto e come si siano mossi i suoi referenti regionali», conclude Foschi.

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