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Pescara, 25/11/2024
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16/02/2014
Il Messaggero
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«L’aeroporto è sull’orlo del fallimento». Becci: «Niente fondi alla Saga, allarme rosso». Dopo il blocco
di 5,5 milioni si teme il disastro |
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E adesso l’Aeroporto d’Abruzzo rischia davvero di chiudere per fallimento. L’impugnazione, arrivata nell’ultimo giorno del governo Letta, al finanziamento emanato dalla Regione per il 2013, cancella i 5 milioni e mezzo sul quale si reggono i programmi di gestione e le trattative commerciali condotte dalla Saga, la società che amministra l’aeroporto. Società che per effetto di un’analoga impugnazione del Consiglio dei ministri, già nel 2012 si era ritrovata scoperta di risorse. La Regione era poi riuscita a tamponare quell’emergenza rifinanziando la somma con un provvedimento-bis fondato su norme diverse. Si pensava evidentemente di aver trovato la formula giusta per evitare altre bocciature, ma così non è stato. In sostanza, secondo quanto sostenuto da Bruxelles, non si può consentire che una società privata goda di aiuti pubblici ovvero di Stato al punto da configurare una concorrenza sleale sul mercato. «Una mazzata che non ci voleva, non adesso che la Saga era in procinto di compiere un bel salto di qualità: sta infatti trattando per l’avvio di nuovi collegamenti da e per la Russia e sta per firmare l’accordo per un volo Reggio Calabria-Pescara-Medjugorie - ha dichiarato Daniele Becci, presidente della Camera di commercio -. Un problema serio che non vorrei fosse sottovalutato - seguita Becci -. Occorre che la Regione intervenga con urgenza per rimediare o altrimenti l’assemblea dei soci della Saga, il 10 marzo prossimo, dovrà procedere alla messa in liquidazione e le conseguenze della chiusura dell’aeroporto sarebbero drammatiche per l’economia della nostra regione». Se Maurizio Acerbo (Rifondazione comunista) se la prende con Bruxelles ovvero con norme che penalizzano l’Italia, Armando Foschi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, riprende e amplifica il grido d’allarme di Becci ma punta il dito contro la Regione: «Capisco che lo scandalo di Rimborsopoli possa essere stato motivo di distrazione, ma l’assessore Di Dalmazio doveva vigilare e ora dovrà affrettarsi a rimediare a uno scivolone tanto grave». Foschi esprime preoccupazione per l’accaduto e indica anche che strada si potrebbe seguire per uscire da questa situazione. «Le sorti dell’Abruzzo e del suo aeroporto forse sono segnate per sempre - dice il consigliere -. La Regione deve fare in modo che quei 5 milioni vengano finalizzati alla ricapitalizzazione della società, il che potrebbe permettere alla Saga di operare». Foschi critica poi l’operato del ministro Lupi, che con il governo Letta «aveva promesso mari e monti per l’aeroporto di Pescara. Mi chiedo cosa abbia fatto e come si siano mossi i suoi referenti regionali» conclude amareggiato Foschi.
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