Si era preso qualche giorno di riflessione e ieri ha sciolto la riserva: Gianni Cordova parteciperà alle primarie del centrosinistra per la designazione del candidato sindaco a Pescara. E’ un sì pesantissimo, il suo, secondo alcuni addirittura in grado di favorire la piena convergenza dell’intera coalizione (in attesa di scoprire l’esito del sondaggio sugli altri candidati).
Ex dipendente di banca, 68 anni, Cordova è un esponente della società civile con trascorsi nella politica attiva (memorabili le sue battaglie, vinte, contro il cemento a Villa Sabucchi) e protagonista da oltre quarant’anni di un impegno lodevole quanto duro nel volontariato. Ventitrè anni fa ha fondato la Laad, un esempio di recupero per ragazzi in difficoltà nel mondo delle tossicodipendenze (fu il primo sostenitore di Vincenzo Muccioli, di cui divenne grande amico). E proprio dal volontariato Gianni Cordova può ricevere, sotto forma di consenso, quel che ha donato in tanti anni. «Un laico generoso» così lo definisce chi lo conosce bene, «capacissimo di fare il sindaco, tanti sono i progetti che ha in mente per la città» assicura chi, come Gaetano Novello, Mimmo Valente e altri, lo ha suggerito all’establishment locale del centrosinistra. La sua, precisa lui, non sarà una lista di partito: «In questo momento di profonda crisi economica e morale ritengo essenziale fare appello alle migliori risorse per Pescara per trovare insieme il “Coraggio di cambiare”, questo il nome della lista civica» ha detto Cordova.
Se serviva un volontario, il centrosinistra lo ha trovato. «Non cerco poltrone tanto per sedermici sopra, il mio programma si fonda su progetti per ripartire dal Welfare, punto a sviluppare le tematiche del territorio e della cultura - spiega -. Il mondo delle associazioni che si occupano del disagio è quello che conosco meglio e sono certo che buoni progetti mirati potrebbero fornire risposte significative alla disoccupazione giovanile: abbiamo ragazzi molto preparati che dopo aver completato gli studi e dopo aver affrontato qualche master a pagamento meritano uno sbocco professionale serio anziché ritrovarsi a fare i baristi in nero». Cordova rivela d’essersi convinto a candidarsi alle primarie «dal caloroso incoraggiamento ricevuto dalle tante persone incontrate in questi giorni». Ora sta raccogliendo le firme per formalizzare la candidatura alle primarie.
QUI CENTRODESTRA
Sul fronte del centrodestra continua a tenere banco il braccio di ferro tra Albore Mascia e Testa, ieri peraltro seduti l’uno di fianco all’altro al Circus all’incontro pubblico di Scelta Civica. Il sindaco uscente sa di poter contare sul sostegno di Forza Italia quando martedì la commissione nazionale presieduta da Matteoli discuterà come procedere a Pescara, ma Testa, esponente di Ncd, è pronto a correre da solo ovvero a raccogliere il consenso dei pescaresi attraverso firme, banchetti, gazebo e ogni altra iniziativa utile a riaprire il discorso, non ultima quella delle primarie che al momento Forza Italia dice di voler evitare. «Ma l’unità è fondamentale e se non si trova l’intesa, si va alle primarie» ribattono in casa Ncd. «Non è Pagano che apre a Testa, semmai siamo noi che offriamo una chance in più alla coalizione» dice la senatrice Federica Chiavaroli, pronta a far sentire il peso di Ncd quando si discuterà anche di Chiodi alla Regione». Testa è stato chiaro: «Non cerco lo scontro, ma non posso neppure farmi da parte per decisione di un solo partito». Partito abituato alle decisioni di un solo uomo.