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Data: 16/02/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il voto (Teramo) - Manola-Brucchi, è già scontro frontale

TERAMO La campagna elettorale non è entrata ancora nel vivo ma lo scontro tra Manola Di Pasquale e Maurizio Brucchi è già rovente. Dalla candidato sindaco del Pd partono bordate pesanti all'indirizzo dell'amministrazione a cui il primo cittadino uscente, riproposto dal centrodestra per il secondo mandato, risponde colpo su colpo. Manola Di Pasquale accomuna Brucchi al suo predecessore Gianni Chiodi. «In dieci anni, 3.660 giorni», afferma la candidata, «hanno avuto molto tempo per risolvere il nodo del nuovo teatro, ristrutturare il centro storico e la passeggiata dei due corsi, realizzare un piano strategico per la città, decidere cosa fare del vecchio stadio, metter mano alla Tia - visto che a Teramo c'è il sistema di pagamento più iniquo e gravoso di tutto l'Abruzzo - ridare respiro al tessuto economico e già che c'erano costruire le rotonde che a quanto pare sono la specialità e la punta di diamante di questa amministrazione». Ora, secondo lei, il tempo del centrodestra è scaduto. «Le promesse di oggi fanno il paio con gli annunci di dieci o cinque anni fa», afferma l'aspirante sindaco del Pd, «la verità è che l'amministrazione Chiodi-Brucchi ha gestito per anni fondi e progetti ereditati dalla giunta Sperandio e dall’Anas, come il Lotto zero, e ben poco ha messo di suo e quel poco è miseramente finito in fuffa: vogliamo parlare dei progetti sull'ex manicomio, dell'anfiteatro, del programma Jessica, del teatro?». A detta della candidata del Pd «quello che non è stato fatto in 3.660 giorni non si potrà fare mai in 120, tanti mancano alle elezioni: per questo è arrivato il momento di una nuova classe dirigente e di un nuovo progetto civile e amministrativo». Immediata la replica di Brucchi. «La confusione è tale e tanta», contrattacca il sindaco, «che Manola Di Pasquale non si è accorta che alle elezioni mancano 99 giorni e non 120». Il sindaco annuncia l'imminente pubblicazione di un resoconto sull'attività dell'amministrazione negli ultimi dieni anni. «Così smentiremo anche la favola, a cui tra l'altro non crede più neppure un bambino», afferma, «secondo cui tutto quello che è stato fatto finora risale alla giunta Sperandio». Di quell'amministrazione Brucchi ricorda il progetto per realizzare il teatro nell'area del vecchio stadio «che sarebbe stata del tutto cementificata». Il sindaco uscente rivendica il merito dell'apertura del Lotto zero dopo 26 anni. «In quell'opera c'entro», spiega, «nella stessa misura in cui c'entrano i miei predecessori che non sono riusciti a sbloccarla». Secondo Brucchi le accuse della candidata del Pd sono frutto di strumentalizzazioni elettoralistiche. «Che la città è cambiata è sotto gli occhi di tutti», fa notare, «il teatro romano, ad esempio, è stato riaperto al pubblico dopo anni di abbandono e abbiamo avviato il suo recupero funzionale». Con il resoconto dettagliato di quanto realizzato finora saranno illustrati nei prossimi giorni i progetti per il futuro. «E' finito il tempo del centrosinistra», conclude Brucchi, che ribalta il presagio della sua avversaria diretta, «che in 5 anni non ha presentato una solo progetto concreto». A detta del primo cittadino «il vero fallimento è dell'opposizione che oggi si presenta come classe dirigente ma non ha mai avanzato una sola proposta vera».

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