SULMONA Arrivano prenotazioni da ogni parte del mondo ma la «Transiberiana d'Italia» resta chiusa. Continua la battaglia di Transita e di molti Comuni abruzzesi e molisani per far riaprire la Sulmona-Carpinone, meglio conosciuta come la Transiberiana d'Italia. Il caso della tratta ferroviaria è finito su Rai International in una trasmissione dedicata al recupero e alla valorizzazione della linea, tra le più antiche d'Italia. Un paio d'anni fa, Transita, società di Isernia, ha cominciato a organizzare itinerari turistici sulla Sulmona-Carpinone ed è stato subito boom di richieste. Poi, qualche mese fa, Rti ha deciso di chiudere parte della tratta e i treni si sono fermati. Ma è cominciata una battaglia comune per far ripartire il progetto. «Nonostante sia in questo momento chiusa» afferma Valentina Russo di Transita «la linea continua ad attrarre l’attenzione dei turisti che inviano richieste di prenotazioni da tutto il mondo, Francia, Inghilterra, Germania, Spagna, Brasile, Canada, Stati Uniti, Australia e Giappone. I riconoscimenti ottenuti a livello internazionale confermano la forte attrattiva turistica del progetto, a cui il nostro staff ha lavorato per un anno e mezzo con passione e impegno, e di cui ora segue attentamente l’evolversi. Transita crede fortemente nel grande valore della cultura e della sua concreta ricaduta economica sul territorio, per questo sta lavorando ad altri progetti di marketing territoriale». Negli ultimi mesi, Transita sta promuovendo anche altre antiche tratte ferroviarie tra cui la Sulmona-L'Aquila-Terni.