PESCARA Non sarà certo l’avversario che può impensierire Luciano D’Alfonso ma di sicuro è una figura che dà sostegno alla coalizione di centrosinistra che si prepara allo scontro con il centrodestra nell’Election day del 25 maggio per la poltrona di governatore. Franco Caramanico sarà candidato alle primarie per le prossime elezioni regionali. A deciderlo l’assemblea regionale di Sel, riunitasi ieri mattina a Pescara, che ha sciolto le riserve. Il profilo della candidatura di Caramanico non si discosta dall’impegno portato avanti da Sel in questi mesi. «Punterò sui temi del lavoro e della lotta alla disoccupazione. In questi mesi abbiamo predisposto un programma denso e capillare per la rinascita della nostra regione, che tocca tutte le grandi questioni che hanno sempre guidato la mia esperienza politica, l’ambiente, la sanità, la tutela dei diritti e la difesa delle fasce più deboli della popolazione. Non posso che essere onorato per la scelta fatta dal mio partito – ha spiegato Caramanico – e ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata. Accolgo la sfida con l’idea che ha sempre accompagnato il mio percorso, vale a dire la consapevolezza e la convinzione che la politica sia e debba essere animata da uno spirito di servizio e dalla volontà di fare per bene il bene dei cittadini».
Caramanico, nato a Guardiagrele 58 anni fa, sposato e padre di tre figli, è laureato in Ingegneria elettronica. Docente presso l’Itis di Chieti, ha alle spalle una lunga militanza nel Pci. Consigliere comunale e poi sindaco di Guardiagrele , è stato consigliere della Provincia di Chieti e poi nel 2004 eletto al Consiglio regionale. Nominato nel 2005 assessore regionale con delega ai Parchi, al territorio, all’Ambiente e all’energia, è stato componente del Consiglio dell’Istituto nazionale di Urbanistica e vicepresidente della Federazione europea delle agenzie per l’energia. Rieletto in Consiglio regionale nell’attuale legislatura, è presidente del gruppo misto. E’ finito in Rimborsopoli indagato per truffa, falso e peculato «per importi minimi»: è stato sentito dai pm nella terza tornata di interrogatori e si è detto soddisfatto «per aver chiarito tutto».