PESCARA Scadono oggi i termini per la presentazione delle candidature alle primarie del centrosinistra del 9 marzo per la presidenza della regione. Ieri al candidato del Partito democratico, l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso (che venerdì ha iniziato il suo tour in 200 comuni abruzzesi a bordo del suo tre assi chiamato “Regione”), si è affiancata la candidatura di Sinistra ecologia e libertà che ha designato il consigliere regionale uscente Franco Caramanico, ingegnere di Guardiagrele. L’Italia dei valori sta invece verificando la disponibilità di una personalità della società civile. Altrimenti a correre sarà il coordinatore regionale Alfonso Mascitelli. Caramanico è stato designato dall’assemblea regionale di Sel che si è riunita ieri mattina a Pescara. «Tutto il mio impegno sarà incentrato sui temi del lavoro e della lotta alla disoccupazione», ha detto il consigliere di Sel accettando la candidatura, e preannunciando i temi della sua campagna: «In questi mesi abbiamo predisposto un programma denso e capillare per la rinascita della nostra regione, che tocca tutte le grandi questioni che hanno sempre guidato la mia esperienza politica, l'ambiente, la sanità, la tutela dei diritti e la difesa delle fasce più deboli della popolazione». Per Mascitelli e l’Italia dei Valori è invece l’ora delle decisioni: «Sabato abbiamo fatto il coordinamento regionale», spiega l’esponente Idv, «che a maggioranza ha dato il via libera eventuale alla candidatura dell’Italia dei valori. Abbiamo raccolto le firme necessarie sulla base del regolamento e sono in contatto costante con la segreteria nazionale del partito, perché si tratta di una decisione delicata: la nostra linea è che se nella giornata di oggi si troverà una candidatura esterna ai partiti, l’Idv farà un passo indietro». L’auspicio di Mascitelli è che le primarie non vengano «derubricate alla semplice passerella di un protagonista solitario, perché così non serviranno a nulla». Al momento l’alleanza di centrosinistra conta su quattro partiti: Pd, Sel, i finiani di Futuro e libertà, il Partito socialista. Sabato Scelta civica ha ribadito la momentanea posizione di equidistanza tra gli schieramenti, ma è probabile che finirà per convergere sul candidato di centrosinistra, anche perché il giudizio sul governatore uscente Gianni Chiodi è severo. Si attendono invece le mosse del Movimento 5 Stelle che a breve dovrebbe presentare le liste delle quattro circoscrizioni e poi scegliere il candidato presidente attraverso le “presidenziarie” via web. Per quanto riguarda il voto del 25 maggio, i sondaggi effettuati da diversi istituti danno il centrosinistra in testa con una percentuale che varia tra il 35 e il 39%; il centrodestra si attesta attorno al 33%, il Movimento 5 stelle conferma una forza tra il 26 e il 28% risultando il primo partito della regione. I rapporti tra partiti oscilleranno naturalmente sulla base dei candidati presidenti. Questo vale soprattutto per il 5 Stelle che ha dimostrato di soffrire nelle elezioni locali.
Il centrodestra domani a consulto a Roma
Domani il centrodestra sarà a consulto a Roma da Altero Matteoli per le questioni legate alla candidatura in Regione e al Comune di Pescara. Il governatore Gianni Chiodi attende il via libera da Forza Italia che lo lanci finalmente alla riconquista della presidenza di Regione dopo i tanti dubbi innescati dalla inchiesta Rimborspoli. A Pescara Luigi Albore Mascia aspetta la conferma della candidatura a fronte dell’offensiva del Ncd che vorrebbe le primarie di coalizione.