«Lasciate fuori dalle elezioni il problema urgente e drammatico dell'Aeroporto d'Abruzzo». È l’appello lanciato dalla Cgil, dopo l’impugnativa, da parte del governo Letta, della norma con cui la Regione Abruzzo avrebbe dovuto finanziare per 5,5 milioni il piano marketing 2013 della Saga, società di gestione aeroportuale. «Non c’è da perdere altro tempo, anche in considerazione della crisi di governo che rende difficile interloquire con chi ha bocciato il finanziamento - sottolineano i segretari della Filt-Cgil e della Cgil Pescara, Franco Rolandi e Emilia Di Nicola -. Mettendo da parte gli steccati e le appartenenze politiche, ci si muova con l’unico obiettivo di scongiurare la chiusura dell’aeroporto». Secondo il sindacato è fondamentale «unire tutti i portatori di interesse, parlamentari abruzzesi, consiglieri regionali, provinciali e comunali, sindaci e presidenti delle Province, Camera di commercio, associazioni dei consumatori e le stesse organizzazioni sindacali. Se non vi sono alternative si proceda con la ricapitalizzazione della società». «Lo diciamo anche a chi amministra lo scalo, presidente e Cda della Saga - seguitano -, persone nominate da quella politica che ora vorrebbero contestare: mettiamo fine all’atteggiamento basato sull’attendismo e scopriamo le carte sulle reali condizioni economiche e finanziarie dello scalo. Rendiamo pubblici i bilanci e i verbali del Cda».