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Pescara, 25/11/2024
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18/02/2014
Il Tempo d'Abruzzo
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I numeri sono contro il governatore. Indagine non ufficiale: Chiodi al 24,7 %, D’Alfonso al 35,6%. Grillini al 27,2% Ieri sera incontro segreto della coalizione al ristorante «La Corte» di Spoltore |
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PESCARA Dopo settimane pesanti. Giorni duri trascorsi a difendersi da accuse pubbliche e private, Gianni Chiodi ha deciso di trascorrere una serata più rilassante. Niente di divertente, macché, solo una cena al ristorante «La Corte» di Spoltore con gli uomini della sua maggioranza regionale. Un confronto tranquillo in attesa di una riconferma che tra poco dovrebbe arrivare da Roma e rimettere in piedi i pezzi di una coalizione, quella di centrodestra, apparsa spaurita e smarrita dopo l’inchiesta «Rimborsopoli», ma soprattutto interdetta dopo la sua intervista choc al «Corriere della Sera» su quella scappatella all’hotel «del Sole» di Roma. Spalancate le porte solo per lui del ristorante «La Corte», il lunedì chiuso per riposo settimanale, Chiodi si è seduto a tavola con De Matteis, Pagano, Febbo, Castiglione, Sospiri, Chiavaroli, Giuliante, Venturoni, Nasuti, Verì e altri consiglieri regionali. Chissà se tra un sorso di vino e un buon piatto avranno anche preso in considerazione il sondaggio commissionato da Forza Italia in questi giorni. Solo numeri, si dirà, somme e percentuali raccolte in piena bufera mediatica e gossippara sulla coalizione di centrodestra, sul governatore Gianni Chiodi, sul probabile avversario del centrosinistra Luciano D’Alfonso e sui grillini che da queste parti, alle ultime politiche, hanno fatto il pieno. Per quel che valgono, meglio far parlare i numeri: secondo il sondaggio che gira in questi giorni, Forza Italia, Ncd, Udc e Fratelli d’Italia racimolerebbero, tutti insieme alle prossime regionali, la miseria d’un 25,4%. Tutto qui? Niente affatto. La percentuale del governatore Gianni Chiodi sarebbe ancor più bassa della sua truppa di partiti: 24,7%. Su ben altre cifre - sondaggi, umori e sensazioni a quasi tre mesi dal voto - viaggerebbe invece l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso, che sarebbe ora attestato sul 35,6%. Che botto. Ma le sorprese non sarebbero finite secondo questo sondaggio di sventura per il centrodestra abruzzese: i ragazzacci di Beppe Grillo, ancora alla ricerca di un candidato per le prossime regionali, potrebbero arraffare un risultato storico e sorprendente: 27,2%. In coda al sondaggio ci sarebbe poi un’annotazione su Luciano D’Alfonso e sulla sua capacità di attrazione dell’elettorato di area centro moderato. Una variabile impazzita che potrebbe anche aumentare il distacco su Gianni Chiodi di 3 barra 5 punti percentuali. Mica spiccioli. Ma i sondaggi, si sa, sono un po’ come le nuvole: vanno, vengono e a volte rimangono. Ma in piazza San Lorenzo in Lucina, a Roma, nei piani alti di Forza Italia, sondaggi e inchieste di gradimento restano sulle scrivanie e incidono non poco sulle scelte future. Giusto infatti ricordare che la nuova legge per eleggere il governatore e il nuovo Consiglio regionale abruzzese prevede un ampio premio di maggioranza per i vincitori e nella sala grande dell’Emiciclo, eliminato il fastidiosissimo listino, c’è posto solo per trentuno fortunati. Ventinove consiglieri regionali (L’Aquila, Pescara e Teramo ne eleggeranno sette per ogni provincia; otto saranno scelti nel Chietino), il presidente vincente e il miglior candidato governatore perdente. Sì, certo, solo numeri senza sostanza e su campioni magari limitati, ma se per caso la previsione dovesse essere azzeccata Gianni Chiodi non farebbe parte del prossimo Consiglio regionale. Ma proprio ieri il governatore uscente ha raccontato ai suoi fedelissimi che Silvio Berlusconi lo ha rassicurato ancora una volta per telefono. «Gianni, siamo con te». Eppoi la linea portata avanti dagli azzurri è chiara: il tempo fa dimenticare ogni cosa. Anche una scappatella.
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