PESCARA L'illusione di Luciano D'Alfonso di non fare le primarie del centrosinistra, in vista delle elezioni regionali, si è infranta contro le candidature in extremis di Franco Caramanico (Sel) e Alfonso Mascitelli (Idv). Ormai convinto di fare corsa solitaria, D'Alfonso ora è costretto a dare gas al suo camion per staccare i due competitor dell'ultima ora. E comincia a vacillare la sicurezza del superfavorito, specie se gli avversari pensano di tirare fuori temi come la trasparenza, le inchieste giudiziarie e altri argomenti da far tremare i polsi. Scaduti ieri i termini per presentare le candidature, la coalizione «Insieme il nuovo Abruzzo» si riarma e parte verso l'appuntamento delle primarie del 9 marzo quando gli elettori si pronunceranno con una doppia scheda. In una nota del coordinamento del centrosinistra si sottolinea che «nei prossimi giorni promuoveremo tra i candidati un ampio e serrato confronto e dibattito sui problemi e sui temi dell'Abruzzo, incontrando cittadini, forze sociali e mondo produttivo regionale. Verrà chiesto ad esponenti del mondo della cultura e dell'economia di contribuire ad animare questo confronto, ed ha già dato la sua disponibilità ad essere competitore tematico delle primarie per l'Abruzzo Luigi Ponziani, direttore della biblioteca provinciale di Teramo». Una nota senza un filo d'ironia, quasi a voler fare credere che le primarie saranno una partita vera, quando invece saranno poco più che una sgambata defatigante. Per D'Alfonso, of course, che rischia di arrivare allo scontro con l'avversario del centrodestra poco allenato, senza gare competitive. Un po' quello che accade a chi gioca direttamente la finale non avendo disputato march agonisticamente validi. Dovrà fare un bel training autogeno, l'ex sindaco di Pescara, per non snobbare le primarie e far finta che sia sfida vera. La testa di Luciano Ovunque è già al 25-26 maggio, i giorni del riscatto che sogna dal 15 dicembre 2008, quando la sua irresistibile ascesa fu fermata da una fascia tricolore di troppo e da un amaro Calice. Il coordinamento del centrosinistra, e il comitato che sostiene Mascitelli, però, cercano di convincerci del contrario, ma si tradiscono subito per la gran voglia di smentirci: «Quella delle primarie sarà una sfida vera, - infatti affermano - non saremo né comparse né timorosi di rincorrere le percentuali. Noi non presenteremo un programma, ma un'agenda di lavoro». D'Alfonso comincia ad avere i brividi.