L’AQUILA Un vertice in Comune per affrontare la questione della metropolitana, l’incompiuta per eccellenza che, nella migliore delle ipotesi, costerà ancora svariati milioni di euro alla collettività. All’incontro, tenuto nella tarda mattinata di ieri, hanno partecipato, oltre al sindaco Massimo Cialente, il suo vice Nicola Trifuoggi, l’assessore Alfredo Moroni e l’avvocato-professore Vincenzo Cerulli Irelli «chiamato» a Villa Gioia per una consulenza sul caso che si trascina da anni. Un bubbone, ereditato dalla vecchia amministrazione Tempesta, che ha finito per trascinare il Comune in una storia infinita di ricorsi e querelle giudiziarie. Per non parlare dei costi e dei debiti fuori bilancio che il Comune dovrà ripianare. L’imprenditore Eliseo Iannini, a capo del consorzio Cgrt che ha promosso il project financing e realizzato parte dell’opera, avrebbe accettato la richiesta di chiudere la partita con una transazione. Ma è sulla cifra che le posizioni tra le parti restano ancora distanti. Il Comune, mesi fa, aveva affidato a due superconsulenti ( l’ex procuratore Gianlorenzo Piccioli e il provveditore alle opere pubbliche Donato Carlea) il compito di approfondire la questione dal punto di vista giuridico e tecnico. Piccioli ha poi rinunciato all’incarico, mentre la relazione di Carlea dovrebbe arrivare proprio in questi giorni. Dal computo dei lavori effettivamente eseguiti sarebbe venuta fuori, secondo il Comune, una cifra che non supererebbe i 5 milioni e mezzo. Troppo pochi per Iannini che conta di incassare più soldi e che per questo ha promosso un’azione risarcitoria (l’udienza in tribunale si terrà a fine marzo), nei confronti del Comune, per svariati milioni di euro, molti di più di quelli che l’Ente intende pagare. Così ora il sindaco Cialente e la sua giunta aspettano, per decidere il da farsi, di avere sul loro tavolo la relazione tecnica del superconsulente e il parere di Cerulli Irelli che già in passato era stato chiamato a occuparsi del caso. Intanto, il ministero ha confermato l’arrivo dell’ultima tranche (6 milioni e mezzo) del finanziamento per la metro. Soldi che verranno dirottati sul Piano della mobilità.