SULMONA L'ultimo avvertimento al sindaco Peppino Ranalli arriva dalle liste civiche. Mentre il Pd rientra in maggioranza e incassa la nomina di due assessori (Luigi Calabria e Ezio Dante), le liste Pronti per cambiare e Certo che partecipo avvertono: «Non siamo disposti a sottostare ai giochi di potere» e il capogruppo Luigi Santilli annuncia l'uscita dal gruppo consiliare. L'AVVERTIMENTO. Le liste civiche hanno chiarito la loro posizione nel corso del consiglio comunale straordinario dedicato alla crisi politica. A prendere la parola Roberta Salvati, vice capogruppo di Pronti per cambiare, lista. «Voglio ricordare il dato elettorale» è intervenuta «chiara la vittoria delle liste civiche, come giovani consiglieri non siamo soggiacenti a giochi di potere e non siamo succubi dei partiti. Aspetto i fatti e gli atti concreti con cui si valuterà la nuova giunta e ribadisco che la nostra intenzione è partecipare alle scelte». Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere Alessandro Pantaleo, capogruppo di Certo che partecipo. «Esprimo il mio dissenso perché» ha sottolineato «è stato violato il patto con cui si riconosceva l'autonomia del sindaco. Mi sottraggo da questi giochi di logorio del potere». A rompere platealmente con Ranalli il consigliere Santilli. «Un sindaco autorevole quando prende una decisione lavora per raggiungere l’obiettivo» ha affermato Santilli «non mi è piaciuto come sono stati defenestrati due assessori. Sono sempre stato leale e corretto: da oggi non faccio più parte del gruppo Pronti per cambiare e agirò in completa autonomia e per il bene della città». LA POSIZIONE PD. Dopo lo strappo delle scorse settimane, in aula il Pd è tornato nei ranghi. «Qui non c’è nessuno che dà ordini» ha affermato il capogruppo Alessio Di Masci «e noi eravamo usciti dalla maggioranza per una metodologia che non avevamo apprezzato, ma restiamo una squadra. E questo sindaco avrebbe comunque avuto l’appoggio del Pd e del centrosinistra». Pesa come un macigno la nomina e l'immediato congedo forzato dei due ex assessori, iscritti al Pd, Paolo Santarelli e Raffaele Giannantonio. Quest’ultimo, in aperta polemica con il sindaco, ha riconsegnato la scheda del partito. Ranalli ha proposto ai due ex una collaborazione, ma l'invito sembra essere stato rispedito al mittente. L'OPPOSIZIONE. Dure le critiche dell’opposizione al primo cittadino Ranalli. «Questa amministrazione» ha tagliato corto Gianfranco Di Piero (Sulmona al Centro) «nasce con il peccato originale dei rapporti non chiariti tra il sindaco e il partito a cui appartiene, è assurdo che in poco tempo si siano avvicendati sei assessori». Il capogruppo di Sbic, Alessandro Lucci, non ha perso l'occasione per accusare Ranalli di «ignorare le sollecitazioni di Sbic». «Continueremo il nostro lavoro» ha spiegato Lucci «sapendo che le riunioni di giunta delibereranno soltanto qualche incarico, che le commissioni non si riuniranno e che il nulla sarà l'unica cosa che potrà garantire l'immobilità pre-elettorale necessaria per le Regionali». Bordate anche dall'ex vicesindaco Enea Di Ianni (Lista civica) che ha sollecitato interventi mirati su Protezione civile e abbattimento barriere architettoniche. LA DIFESA DEL SINDACO. Ranalli ha garantito che la nuova giunta si metterà al lavoro da subito e ha ribadito che, in 8 mesi, molti obiettivi sono stati già raggiunti. «Sono un uomo libero» ha esordito «non sono sotto la tutela di nessuno e mi sono da sempre battuto per il rinnovamento». Il primo cittadino ha sottolineato la necessità di concordare le scelte politiche «ma non ho fatto nessun dietrofront» ha tenuto a precisare. Chiaro il riferimento alla vicenda degli ex assessori Giannantonio e Santarelli. E non ha disdegnato un'apertura all'opposizione. «Condivido le vostre impostazione» ha aggiunto «e se ci sono i presupposti lavoreremo insieme per la città». E poi l'affondo: «Non accetto che un consigliere provinciale, Andrea Gerosolimo, si sia intromesso in questa crisi di maggioranza a dispensare consigli». E poi ha confermato la ritrovata unione della maggioranza. «Dobbiamo proseguire» ha concluso «con tutte le nostre forze per proseguire con questa amministrazione».