ROMA Non è ancora salito a Palazzo Chigi, Matteo Renzi, se non soltanto da premier «incaricato». Ma ha già di fatto preso in mano il dossier Alitalia-Etihad. La trattativa per l’ingresso della compagnia di Abu Dhabi nel capitale Alitalia è stata ieri al centro dell’incontro in serata con lo sceicco Khaloon al Mubarak, patron del Manchester City e a capo del fondo Mubadala interessato all’operazione Etihad-Alitalia. Al fianco di Renzi nel corso dell’incontro Luca Cordero di Montezemolo, indicato da alcune indiscrezioni nei giorni scorsi come il candidato numero uno alla presidenza di Alitalia grazie proprio agli ottimi rapporti dei quali gode negli Emirati Arabi Uniti. Difficile dire quanto il colloquio di ieri possa influire per stringere i tempi di una trattativa già in pieno svolgimento con Etihad. Ma una cosa è certa: il premier incaricato ha voluto sondare di persona l’interessamento del fondo Mubadala ad avere un ruolo nella trattativa Etihad-Alitalia. E da parte sua, lo sceicco Khaloom al Mubarak ha voluto verificare la linea imposta per un accordo con Abu Dhabi. Anche alla luce della svolta al governo in atto.
Intanto però nuovi ostacoli potrebbero arrivare da Bruxelles. «Saranno necessarie lunghe e difficili discussioni» sull’ipotesi aiuti di Stato, dice il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia, riferendosi allo scambio avviato con il governo Letta dopo l’intervento di Poste italiane e le accuse di Lufthansa per il ruolo al quale si è candidata Etihad. «Aspettiamo ora di vedere nel governo Renzi chi sarà il mio interlocutore per continuare la conversazione» continua Almunia. In ogni caso - precisa - il dossier Alitalia, «non sarà influenzato dalle nuove linee guida» sugli aiuti di Stato per aeroporti e compagnie aeree adottate oggi» (ieri, ndr), in quanto si tratta di «un caso a parte di ristrutturazione di una società con la partecipazione di investitori pubblici e privati».
A guardare con attenzione le prossime mosse di Alitalia è ovviamente anche Air France-Klm. Che dopo essersi sfilata dall’aumento di capitale (ora la quota è al 7,5%) ieri ha fatto sapere per voce dell’ad Alexandre de Juniac che un investimento coordinato con Etihad in Alitalia «è una delle opzioni aperte per Air France-Klm».