PESCARA «La candidatura di Gianni Chiodi a presidente della Regione Abruzzo non è in discussione. Non c'è alcun dubbio che il candidato sia lui»: lo ha ribadito ieri il presidente regionale di Forza Italia, Nazario Pagano. Le voci che si sono susseguite in questi giorni, e che continuano a riproporsi con insistenza, di un avvicendamento nel ruolo di candidato alla presidenza della Regione, non sono da tenere in considerazione secondo Pagano, visto che «tutti, non soltanto Fi, ma l'intera coalizione, da Fratelli d'Italia al Nuovo Centrodestra, sono d'accordo sulla riconferma dell'attuale governatore». E ancora, rispetto ai dubbi sollevati da più parti sul futuro di Chiodi e a quanti hanno fatto rilevare il lungo silenzio dei vertici del partito sulla spinosa questione, Pagano replica con fermenzza che «sul territorio non c'è alcun dubbio e c'è piena convergenza sul nome di Chiodi. E in ogni caso, poi, Silvio Berlusconi lo ha chiamato personalmente per riconfermarlo, ribadendogli la sua fiducia».
Poi, sulle elezioni comunali, il presidente regionale di Fi ha ribadito la candidatura-bis a sindaco tanto di Maurizio Brucchi a Teramo quanto di Luigi Albore Mascia a Pescara: «E spero che il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, decida di restare nella coalizione, perchè è fondamentale correre uniti».
D’Alfonso tra adesioni e sedi da inaugurare
PESCARA Un magma in continuo movimento che comincia a prendere forma mentre si definiscono candidature, alleanze, strategia di comunicazione e programmi di governo. Tutto è più chiaro nel centrosinistra da quando si è capito che sarà Luciano D'Alfonso a guidare la cavalcata verso le regionali. Le primarie di coalizione del 9 marzo restano una mera formalità e la presenza in gara del coordinatore regionale Idv, Alfonso Mascitelli, e del consigliere regionale di Sel, Franco Caramanico, ha più il sapore di una generosa testimonianza che di una reale minaccia per l'ex sindaco di Pescara. Oggi la segreteria regionale Psi spiegherà le ragioni del suo sostegno a D'Alfonso e nella stessa mattinata l'ex deputato e coordinatore nazionale Fli, Daniele Toto, presenterà il nuovo movimento Abruzzo Liberale che farà parte del cartello a sostegno di D'Alfonso. Poi ci sarà la lista del presidente, dove confluiranno le forze dei Teodoro che hanno concluso l'esperienza con Fli e, probabilmente, altre due liste civiche che dovranno però fare i conti con lo sbarramento del 2%, come da nuova legge elettorale, e la riduzione dei consiglieri.
Intanto D'Alfonso aspetta notizie dall'area di centro rappresentata da Udc e Scelta civica, con un elettorato mobile e per questo appetibile sul piano del consenso. L'Udc concluderà domani, a Roma, il congresso nazionale dove sarà decisa la nuova linea del partito. Pier Ferdinando Casini ha già anticipato molto riportando la barra a destra dopo aver dichiarato fallito il progetto del grande Centro. Nell'Udc abruzzese gli automatismi rispetto alla linea nazionale non sono tuttavia scontati. Scelta civica si pronuncerà in un paio di settimane, e nel frattempo chiede garanzie sui programmi, senza escludere di andare da sola alle regionali. La parola d'ordine però è: discontinuità. Oggi alle 16 D'Alfonso inaugurerà il comitato elettorale, in via dei Marrucini 9 a Pescara.