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Data: 23/02/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Teramo-mare invasa dai rifiuti L’Anas: non tocca a noi pulire

TERAMO La Teramo-mare invasa dai rifiuti. Di nuovo. A poco è valso l’articolo-denuncia del Centro di sei mesi fa. E’ bastato aspettare un po’ di tempo ed ecco che la principale arteria di collegamento tra il capoluogo e il mare è tornata ad essere preda dell’inciviltà di chi proprio non ce la fa ad imparare le regole della raccolta differenziata. E il risultato è quello che si vede nelle immagini: 16 chilometri di superstrada – dallo svincolo di Cartecchio alla rotonda in zona Amadori – trasformati in una discarica a cielo aperto. Non c’è piazzola di sosta o scarpata che si salvi dall’abbandono sistematico e premeditato di ogni tipo d’immondizia. Già dopo San Nicolò la stessa scena si ripete identica di piazzola in piazzola: bustoni neri carichi di rifiuti, tavole di legna e copertoni d’auto, bottiglie e lattine lanciate qua e là. E guai ad affacciarsi oltre il guard-rail, perché lì tra le erbacce può spuntare davvero di tutto. Il tour tra i rifiuti della Teramo-mare continua fino all’ultima area di sosta prima della rotonda di Mosciano. Anche qui, buste della spazzatura, vetri e cartacce d’ogni genere la fanno da padrone. S’arriva alla rotonda e si torna indietro. Prima tappa di sosta e il panorama, se possibile, peggiora. Non lontano dal greto del Tordino, l’immondizia s’accumula tra rovi e alberi: scatoloni, ancora gomme di automobili, vestiti vecchi e le solite, tante, buste della spazzatura. Così per tutto il viaggio di ritorno. Nulla da fare insomma, una Teramo-mare libera dai rifiuti i teramani (ma non solo) sembrano proprio non volerla. Resta la domanda: chi deve ripulire lo scempio? Non l’Anas, a quanto pare. La società fa sapere che «l’obbligo di bonifica dell’area non spetta al proprietario del suolo, quindi in questo caso all’Anas, ma è unicamente a carico dell’autore materiale dell’illecito». E se non è possibile identificarlo, «la normativa nazionale e regionale stabiliscono precisi obblighi da parte dei Comuni in materia di rimozione dei rifiuti». In soldoni, in quanto gestore, l’Anas ha solo «l’obbligo di rimuovere i rifiuti quando la loro presenza determina un pericolo per la circolazione stradale e deve mantenere la sede stradale libera da erba, piante e altri ostacoli». La pulizia delle piazzole e la rimozione degli altri rifiuti è invece competenza dei Comuni, dunque di tutti quelli interessati dal tracciato: Teramo, Castellalto, Bellante, Notaresco e Mosciano. La ‘palla’ passa dunque a loro e alle società incaricate della raccolta rifiuti.

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