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Pescara, 24/11/2024
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Data: 24/02/2014
Testata giornalistica: Il Sole 24 ore.com
Delrio apre ad aumento tassa sui BoT «ma no alla patrimoniale». Civati: resto nel Pd

«Non faremo» una patrimoniale, ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio a In mezz'ora. «L'Imu fu una patrimoniale a tutti gli effetti, il governo Monti la introdusse perche il Paese aveva bisogno di sistemare i conti». Il governo, ha detto, valuterà un aumento delle tasse sulle rendite finanziarie che, al momento, «non sono in linea con la tassazione europea"»al 25%. Tassare le rendite per destinare risorse «alla fasce più deboli». Se una signora anziana, ha detto Delrio, «ha messo da parte 100 mila euro in Bot non credo che se le togli 25 o 30 euro ne avrà problemi di salute. Vediamo».

Salvini: tassare i Bot? Idea folle
«Il governo Renzi-Merkel pensa di tassare i Bot. A me pare un'idea folle, demenziale, suicida», ha scritto in un tweet il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, commentando le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio su un eventuale incremento della tassazione delle rendite finanziarie.

Schifani: no a un ulteriore aumento della pressione fiscale
«Sono convinto che, nel campo della politica economica, non si possa più procedere con il fallimentare sistema di un aumento ulteriore della pressione fiscale. Neanche per soddisfare esigenze improrogabili, come la riduzione del costo del lavoro», ha detto il Presidente del Nuovo Centrodestra Renato Schifani.

Renzi su Twitter: ho sempre ridotto le tasse. Niente promesse, ci proveremo
In mattinata Renzi twitta. «Nella mia esperienza di amministratore, le tasse le ho sempre ridotte: prov. Ipt, Comune Irpef», ha scritto il premier Matteo Renzi su twitter. «Niente promesse ma ci proveremo». «Mi fermo qui. Altrimenti passo la domenica su Twitter anziché sui dossier. Ma in settimana, dopo la fiducia, riprendiamo il #matteorisponde», ha detto il premier Matteo Renzi.

Renzi valuterà personalmente i conflitti di interesse dei ministi Guidi e Poletti
«Tutti gli atti che potranno avere un potenziale conflitto d'interesse del ministro Guidi (Sviluppo economico, ndr) o del ministro Poletti (Lavoro, ndr) verranno esaminati dal presidente del Consiglio personalmente», ha assicurato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio a in Mezz'ora su Raitre. «Sui ministri tecnici ci siamo dati una regola - ha detto Delrio - non abbiamo chiesto a nessuno per chi votavano. È giusto che si sappia. Parlando esplicitamente del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e di quello del Lavoro Giuliano Poletti, Delrio ha spiegato che si è «voluto portare dentro il governo sempre più una sensibilità dei corpi intermedi perché crediamo che sia importante: c'è un grido di dolore che viene dal Paese che riguarda le imprese, i disoccupati, i centri per l'impiego che non funzionano e va rappresentato anche da persone che lo conoscono e lo toccano».

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