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Data: 25/02/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Taglio delle corse Ama, esplode la polemica. La riorganizzazione per ripianare le perdite non piace ai sindacati

«La soppressione di 140 corse da parte dell’Ama, l’azienda di trasporto aquilana, è inaccettabile in un territorio fortemente penalizzato dal sisma del 2009, con una periferia dilatata e già scarsamente collegata. Il rischio è di togliere servizi proprio alle categorie più svantaggiate». Angelo De Angelis, segretario provinciale Fit Cisl e, per uno strano caso anche omonimo del direttore Ama, Angelo De Angelis, interviene sulla decisione della direzione dell’Ama di cancellare 140 corse, ritenute dall’azienda sotto utilizzate, per far fronte al disavanzo di un milione di euro. Si tratta solo di una ipotesi emersa in occasione della seduta della quinta commissione per porre rimedio alle presunte perdite di un milione di euro del bilancio. «I cittadini, secondo quanto annunciato dall’Ama - sottolinea De Angelis -, dovranno sopportare un aumento del 20 per cento delle tariffe, a fronte di una diminuzione del servizio. Un taglio che preoccupa anche sotto il profilo occupazionale e che potrebbe preludere all’apertura di una vertenza sindacale. L’Ama, infatti, vuole rimettere in gioco tutta la contrattazione degli ultimi anni: ciò significa rivedere al ribasso gli stipendi». Condizione, quest’ultima, che la Fit Cisl ritiene inaccettabile. «Non siamo disposti ad avallare questo tipo di operazione - incalza De Angelis - le maestranze hanno già dato; l’azienda non può chiedere ulteriori sacrifici. Siamo disposti a trattare gli incentivi all’esodo e i prepensionamenti volontari e incentivati, ma non azioni unilaterali che possono danneggiare i lavoratori». La Fit Cisl ha chiesto un incontro urgente ai vertici dell’Ama. «Bisogna fare chiarezza sulla vertenza - conclude De Angelis - e capire quale sarà il futuro dell’azienda e dei dipendenti». «Trasporti e sociale - dice Pierpaolo Pietrucci - due settori che, nella fase attuale, rivestono un'importanza determinante nel territorio aquilano. Penalizzarli, da parte della Regione, negando o riducendo all'osso il necessario sostegno finanziario, significa disinteressarsi al futuro e alla qualità della vita di fasce importanti della popolazione, negare il futuro a una città».
LA VERTENZA
E sempre a proposito di vertenze sindacali, ieri sempre in commissione Controllo e garanzia si è trattato del rinnovo dei contratti dei circa 70 precari che lavorano negli uffici comunali. Un rinnovo promesso solo sulla carta alla luce del fatto che le risorse individuate dalla legge di Stabilità fino a un milione e mezzo di euro, non sono ancora disponibili. Non si sa peraltro se sono nella disponibilità della contabilità speciale del capo dell’Ufficio speciale, Paolo Aielli, che dovrebbe materialmente trasferi

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