Teramo è bocciata dal Sole24Ore per ciò che riguarda l'aspetto mobilità e trasporti. A renderlo noto è Paolo D'Incecco, dell'Idv locale. «Il quotidiano - dichiara - ci pone a ridosso delle città meridionali, dimostrando ancora una volta l'enorme difficoltà ad arrestare la caduta libera e la decadenza su questo versante». Teramo difetta, secondo D'Incecco, di una mobilità intelligente e sostenibile, insomma «quella che trasporta migliaia di persone con pochi mezzi, in modo ecologico, comodo e veloce: una cosa praticamente inesistente a Teramo».
Da qui il caos in città, i problemi di traffico, di parcheggi e di smog «con 59 giorni nel 2011 di Pm10 sopra la media». Sott'accusa anche quella che lui chiama «la scelta scellerata», cioè l'idea di spegnere i semafori lungo via Po «per favorire ulteriormente il traffico privato a scapito dei pedoni e, dulcis in fundo, la proposta oscena di arretrare la Stazione ferroviaria». D'Incecco sottolinea le diverse graduatorie dove Teramo certamente non fa una bella figura: ultima in classifica nel trasporto urbano (53,7 km per 100 kmq); piste ciclabili («inesistenti»); trasporto ferroviario (7,2 km per 100 kmq); zone a traffico limitato (36,8 mq per 100 abitanti); parco auto con più di nove anni (48 su 100). «In compenso siamo al primo posto per tasso di motorizzazione (762 auto per 1000 abitanti). Teramo inoltre non è presente in nessun tour operator nazionale, nonostante il grande patrimonio storico e culturale. Qualunque iniziativa presa da questa amministrazione (mostre, convegni ecc.),viene pubblicizzata solo a livello strettamente comunale».