L’AQUILA È partito dall'Aquila il viaggio che porterà Luciano D’Alfonso alle primarie del 9 marzo. Una scelta non casuale, visto che punta sul capoluogo per conquistare la leadership del centrosinistra prima e della Regione, poi. Da lì proviene quello che sarà il vice presidente della Giunta, Giovanni Lolli (definito dallo stesso D'Alfonso «uomo di esperienza, intelligenza e technè». Parola che in greco antico vuol dire arte, declinabile per qualsiasi campo), ieri in prima fila nell'auditorium Carispaq, pieno di gente, militanti, ma anche professionisti ed esponenti del mondo accademico e produttivo. L'arrivo del tir delle primarie anticipa l'arrivo dell'ex sindaco di Pescara che arrivando saluta e bacia tutti, stringe mani, riceve e regala abbracci. Un'accoglienza calorosa che lui ricambia prendendo la parola e annunciando che è arrivato il momento «di superare dualismi e contrapposizioni in Regione» e che il primo passo dovrà essere quello «di una legge che definisca i compiti e le competenze di L'Aquila capoluogo d'Abruzzo. Non lo dico oggi, ma ne parlavo già quando ero sindaco di Pescara e segretario del Pd». Poi parla di ricostruzione, e dell'opportunità che questa può rappresentare per la città e per l'intero territorio regionale «con il quale - ha aggiunto D'Alfonso - bisogna stringere un nuovo patto. Qui si è consumata una tragedia che ha bisogno di risposte ed impegni che noi siamo pronti ad assumerci». E ancora giù applausi e sorrisi in quello che però non è stato un monologo, ma un dibattito aperto in cui hanno preso parte la parola anche i docenti universitari Fabrizio Politi e Fabrizio Marinelli, l'imprenditore Daniele Kihlgren che ha resuscitato il borgo di Santo Stefano di Sessanio, Guido Cantalini delle Pmi di Confindustria ed Eugenio Coccia, direttore del Gran Sasso Science Institute, la scuola di alta formazione nata dopo il sisma sul modello della Siss di Trieste. Proprio l'istituto inaugurato dal Governatore uscente, Gianni Chiodi, che ne ha fortemente voluto la nascita per dare all'Aquila la chance di diventare un punto di riferimento nazionale ed internazionale nel campo della fisica, della matematica, della cmputer science e degli studi urbani. Ma L'Aquila è anche dove c'è la ressa per candidarsi a consigliere. La direzione regionale di venerdì ha, di fatto, lasciato carta bianca ai vertici locali dei partiti nelle quattro province per scegliere gli aspiranti consiglieri. Nel capoluogo si invocano le primarie. «È competenza del partito aquilano. È comunque straordinario che vi sia un supplemento di candidati» ha commentato D'Alfonso che si lascia scappare un «Questo capita quando c'è l'odore della vittoria».