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Data: 26/02/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Aeroporto in picchiata. Avvisi di garanzia. Chiuse le indagini preliminari Indagata la commissione di gara

L’AQUILA Solo qualche giorno fa, nel corso il sindaco Massimo Cialente è tornato a ribadire che l’aeroporto dell’Aquila è totalmente "privato". Una circostanza più volte contestata con polemiche ed attacchi delle opposizioni e da alcuni fatti, documentati e documentabili da cui si evince che l’Amministrazione non solo abbia già speso parecchi soldini sull’aerostazione di Preturo, ma che la società di gestione, la Xpress, finora ha fatto poco o nulla per individuare un vettore che garantisca una rotta commerciale. Ma la notizia è che a chiusura delle indagini preliminari la Procura della Repubblica avrebbe emesso quattro avvisi di garanzia nei confronti dei componenti della commissione di gara che ha affidato la gestione ventennale dello scalo. La commissione avrebbe aggiudicato la gestione al raggruppamento temporaneo nonostante l'omessa presentazione dell'attestazione di un capitale sociale individuale superiore alla soglia stabilita dalla legge.

E dell’aeroporto si tornerà a parlare domani, in Consiglio comunale, con un’interrogazione che Ettore Di Cesare di Appello per L’Aquila ha presentato nei mesi scorsi e che, per un motivo o per un altro, non è mai stata ancora discussa. Un documento a risposta scritta, a cui l’assessore con la delega specifica Emanuela Iorio dovrà fornire chiarimenti, soprattutto in relazioni ad alcune questioni salienti sollevato da Di Cesare. C’è curiosità per esempio se sia vero che il Comune abbia rilasciato un contributo per l’acquisto di strumenti da utilizzare all’interno del "Giuliana Tamburro". Un rumors che si sussegue da settimane e che Di Cesare inserisce nel suo documento in cui chiede «di chiarire perché il Comune si sia fato carico delle spese relative all’acquisto delle apparecchiature di sicurezza e controllo passeggeri, atteso che il Concessionario Xpress s.r.l. dovrebbe aver accettato, dopo il sopralluogo assistito, lo stato di impianti e infrastrutture». Così come è da chiarire se è vero che risulti anche all’assessore che sia stato il Comune a finanziare i lavori per il rifacimento dell’hangar, le cui spese invece dovrebbero essere a carico del gestore. E soprattutto perché, se vi siano stati elementi di dubbio sulla rimessa degli aerei (dove per lo più si svolgono lavori di manutenzione e riparazione dei velivoli), non siano stati rilevati al momento del sopralluogo che è stato effettuato prima della stipula della contratto di concessione tra Ente ed azienda. Una delle condizioni fondamentali per l’accordo, infatti, consisteva «nell’obbligo - era scritto nel bando per la concessione dell’aeroporto - di sopralluogo assistito in sito e specifica dichiarazione di essersi recati sul luogo, di conoscere e aver verificato tutte le condizioni per l’espletamento dei servizi, di avere constatato e accettare lo stato degli impianti e delle infrastrutture». Insomma, se la convenzione ventennale per la gestione dell’aeroporto dei Parchi è stata firmata, perché i problemi all’hangar sono stati accettati dalla Xpress in prima battuta salvo poi sollevare dei rilievi di cui il Comune si sarebbe fatto carico dal punto di vista economico? Per ora l’unico dato certo è il licenziamento dei circa la metà dei circa 60 lavoratori assunti, la revoca del finanziamento regionale di 880mila euro finalizzato proprio all’assunzione di giovani abruzzesi.

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