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Pescara, 25/11/2024
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Data: 26/02/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Governatori, Chiodi ultimo nella lista del gradimento «Ma il 43 per cento va bene, vuol dire vincere alle elezioni»

PESCARA Ci mancava soltanto il sondaggio di Datamedia che incasella Gianni Chiodi all'ultimo posto in classifica per il gradimento dei governatori di Regione, rilevato a dicembre 2013: l'apprezzamento manifestato dagli intervistati è stato del 43,2%, con un -3,2% rispetto al settembre dello stesso anno (46,4%). In testa alla classifica a pari merito il governatore di Veneto, Luca Zaia (Lega Nord) e Toscana, Enrico Rossi (Pd), con il 57,5%. Seguono il campano Stefano Caldoro (Forza Italia) con il 55,6%; Debora Serracchiani (Pd), Friuli Venezia Giulia, con il 54,3% e Nicola Zingaretti, Lazio, anche lui Pd, con il 54%. Via via tutti gli altri: gli ultimi posti in classifica sono i governatori di Calabria, Giuseppe Scopelliti (46,5), Piemonte, Roberto Cota (46,2) e Abruzzo, Gianni Chiodi.
Il periodo in cui è stato realizzato il sondaggio, tra il 30 settembre e il 20 dicembre 2013, è importante perché non era ancora scoppiata l'inchiesta giudiziaria che in Abruzzo ha coinvolto mezzo Emiciclo e nove decimi della giunta regionale. Chiodi non si nasconde e commenta la ricerca di Datamedia: «Certo che l'inchiesta incide, ma noi sappiamo che i sondaggi esprimono solo una tendenza. E in ogni caso, se il dato di partenza fosse davvero quello, il 43% di gradimento che mi viene assegnato a dicembre 2013, lo sottoscriverei subito perché vuol dire che la nostra coalizione vincerà le elezioni».
All'ottimismo di Chiodi fa da sponda il pragmatismo di Nazario Pagano, presidente del Consiglio regionale e coordinatore di Forza Italia: «Presto lo faremo noi un sondaggio in Abruzzo. Chiodi? La sua ricandidatura a governatore non è mai stata in discussione». L'atmosfera però resta strana, nel centrodestra. Anche ieri, durante i lavori del Consiglio regionale che si è tenuto a Pescara, erano più i boh e le frasi di circostanza, quando chiedevi come andrà davvero a finire questa storia. Chiodi continua a ripetere che oggi è solo impegnato a fare il presidente, ma la sua campagna elettorale è iniziata da un pezzo. Si guarda però intorno con diffidenza il governatore: i sondaggi veri o falsi che sbucano improvvisamente dai cassetti, le presunte telefonate di Berlusconi a Bruno Vespa per convincerlo ad essere lui il candidato in Abruzzo, i sì a mezza bocca degli alleati. E il fuoco amico che non contribuisce certo a scaldare il cuore.

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