«È ormai certo che gli amministrativi di Atac verranno messi in regime di solidarietà per tre venerdì al mese con lo stipendio ridotto». Lo dichiara in una nota Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Assemblea capitolina. «Questo - aggiunge Onorato - accade perché la giunta Marino non ha avuto il coraggio di individuare le persone assunte senza titolo. Il silenzio del sindaco, di Atac e dei sindacati conferma che questa decisione è ormai presa. Avrebbero dovuto tagliare i super dirigenti, le consulenze esterne e gli inspiegabili superminimi, ma Marino e la sua giunta hanno preferito colpire in maniera indiscriminata tutti i dipendenti con un atto iniquo e vergognoso. Così per le colpe di alcuni pagheranno tutti quei dipendenti che già ora arrivano a stento a fine mese». Immediata la controreplica di Atac. «A oggi non c’è nessun confronto sulla gestione degli esuberi - spiega in una nota l’azienda - e comunque il riscontro sul numero e modalità di gestione di eventuali eccedenze di personale amministrativo sarà il risultato dei tavoli che saranno aperti con le organizzazioni sindacali». È sempre Atac a spiegare che i dirigenti non sono oltre cento, come riportato, ma 74, con una riduzione dell’8 per cento dall’insediamento dell’attuale consiglio di amministrazione. «L’azienda inoltre proseguirà nel ridimensionamento della categoria - continua la nota - prevedendo una ulteriore riduzione delle retribuzioni. Riviste numerose posizioni retributive non coerenti con i profili professionali (cd superminimi). «Ad oggi - conclude - sono state riallineate circa il 60% delle posizioni individuate».
I sindacati Usb e Orsa parte civile nel processo
L'Usb e l'Or.S.A. presenteranno la loro richiesta di costituzione di parte civile nella prossima udienza del processo sulla cosiddetta «parentopoli» del trasporto pubblico romano che ha investito l'Atac. Con questa iniziativa - spiega un comunicato stampa - «USB ed Or.S.A. TPL Roma intendono porre al centro il rilancio e lo sviluppo della mobilità cittadina, evidenziando la necessità di restituire trasparenza alle gestioni aziendali del trasporto pubblico». «Il micidiale triangolo tra politica, aziende pubbliche e rapporti con i privati trasforma in merce dei servizi pubblici essenziali per la collettività. USB ed Or.S.A. rivendicano la natura di bene comune del trasporto pubblico, per restituire sicurezza ai cittadini ed al personale di guida».