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Data: 27/02/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
L’Aquila volta pagina dalla tramvia al metrobus. Nuovo progetto per collegare le periferie e non perdere i 6 milioni di fondi. Tredici fermate e due capolinea in sette chilometri

Un progetto per la mobilità urbana ideato in funzione delle nuove esigenze e problematiche emerse a seguito del sisma, finalizzato a rimodulare il finanziamento ministeriale di circa 6 milioni e mezzo di euro, inizialmente destinato alla metropolitana di superficie. Si tratta di «Metrobus», inserito nell’ambito del Piano urbano della mobilità (Pum) e realizzato in collaborazione con l’Azienda per la mobilità aquilana (Ama), approvato dalla giunta comunale su proposta dell’assessore Alfredo Moroni. Il progetto è stato redatto dall’associazione professionale Tps di Perugia. «Si tratta - ha spiegato Moroni - di un aggiornamento del Piano urbano della mobilità, già approvato dalla giunta nel 2007, resosi necessario a seguito degli stravolgimenti dovuti al sisma e alla conseguente dispersione abitativa, che disegna nuove realtà e nuove esigenze anche per quanto riguarda la mobilità. Il progetto prevede il ricorso a sistemi di trasporto su gomma a infrastrutturazione leggera, che vanno affermandosi sempre di più in Europa, del tipo metrobus, vale a dire autobus in cui il connubio tra l’impiego di mezzi moderni ed ecocompatibili e l’allestimento di fermate progettate ad arte offre un servizio efficiente e confortevole, in grado di stimolare l’uso del mezzo pubblico». «Metrobus - ha proseguito Moroni – prevede la realizzazione di una serie di interventi sulla sede stradale per rendere indipendente o agevolare la marcia dei mezzi attraverso percorsi prioritari per i mezzi pubblici. La prima fase di attuazione del progetto prevede di intervenire sul percorso che va dal polo ospedaliero del San Salvatore al Terminal di Collemaggio. In prossimità dell’ospedale è prevista la realizzazione di un nuovo terminal in via Vetoio, che permetterà l’interscambio con i minibus che attualmente effettuano il servizio di collegamento con le frazioni. Il percorso utilizzerà il tracciato previsto per la tramvia su gomma, la cui sede era già stata realizzata prima del sisma, dal piazzale Stefanini, antistante il complesso ospedaliero, attraverso via Manzoni, via Della Comunità Europea, via Leonardo Da Vinci e via Amiternum, recuperando e riutilizzando anche le fermate realizzate per il progetto di tramvia, proseguendo quindi su via Piccinini, viale Corrado IV, via XX Settembre, viale Crispi e viale di Collemaggio, fino al Terminal. Il tracciato, che ha un percorso di circa 7 chilometri e prevede 13 fermate e due capolinea, garantisce, oltre a un adeguato livello di servizio, anche una buona accessibilità alle diverse zone del centro». «Grazie a questo progetto – ha concluso Moroni – potremo recuperare il finanziamento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per complessivi 6 milioni e 480 mila euro, inizialmente destinato alla tramvia su gomma e poi riconvertito in seguito alla legge 228 del 2012, destinandolo a interventi volti a migliorare l’intero complesso della mobilità, urbano ed extraurbano, garantendo un servizio più efficace e rispondente alle diverse esigenze della popolazione».

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