Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.949



Data: 27/02/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Taxi, i chietini chiedono i danni al Comune. Gli operatori della Cometa ricorrono al Tar e vogliono un risarcimento di 168 mila euro per i mancati guadagni in città

PESCARA I tassisti aderenti al consorzio Cometa chiedono al Comune di Pescara un risarcimento di 168 mila euro e una somma in denaro per ognuno dei sette soci operatori. A cinque anni dai primi momenti di tensione e dagli scontri con l’altro consorzio attivo in città, il Cotape, e con l’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Albore Mascia, la guerra dei taxi finisce davanti al Tar. Il Consorzio metropolitano taxista area Chieti-Pescara (Cometa) ha infatti impugnato dinanzi al Tribunale amministrativo regionale tutti gli atti, i regolamenti, le delibere e le determine che sono state redatte dal 2009 ad oggi dal Comune per disciplinare il settore, a partire dai mesi successivi ai Giochi del Mediterraneo, quando è nato il consorzio allo scopo di incrementare l’operato dei colleghi del Consorzio tassisti Pescara (Cotape). L’udienza nel merito è in programma il 20 marzo prossimo. Il legale rappresentante del Cometa Giuseppe Morrillo e i sette soci del consorzio – oltre a Morrillo ci sono Claudio Maccarone, Luigi Colalongo, Silverio Turacchio, Guido Giordano Salvati, Fabio Fazzolari e Antonio Viola – hanno chiesto al Tar l’annullamento di tutti gli atti che oggi disciplinano l’attività dei taxi, compresi la turnazione attualmente in vigore e il regolamento, contestando anche il mancato adeguamento del Comune al decreto presidenziale della giunta regionale abruzzese che disciplina l’attività all’interno dell’aeroporto. Quest’ultimo provvedimento, varato nel settembre scorso, aveva di fatto riacceso la guerra dei taxi che aveva raggiunto punte di forte tensione tra gli operatori del Cometa e quelli del Cotape. Il presidente della Regione Gianni Chiodi, infatti, ha aperto anche ai tassisti di Chieti la possibilità di operare, prelevare e sostare all’interno dell’aeroporto, prima di allora riservato solo ai tassisti dei due Comuni su cui insiste lo scalo, ossia Pescara e San Giovanni Teatino. Il decreto è stato impugnato dal sindaco Mascia dinanzi al Tar. In attesa della decisione nel merito, il dirigente del Comune di Pescara ha firmato lo spegnimento del servizio radiotaxi sui mezzi dei due tassisti del Cometa che operano nel capoluogo adriatico, impegnandoli a rinunciare al servizio a chiamata e prelevare i clienti solo quando è il proprio turno in sosta davanti alla stazione o all’aeroporto. Nei giorni scorsi, di tutta risposta, il Cometa ha chiesto al Tar di imporre al Comune un adeguamento «che consenta l’esercizio libero del radiotaxi senza limiti anticoncorrenziali oppure di nominare un commissario ad acta nel caso di mancato adempimento della pubblica amministrazione entro 30 giorni, un commissario che dovrebbe provvedere ad adeguare il regolamento taxi del Comune e gli strumenti inerenti il servizio taxi in riferimento alla regolamentazione dei turni e all’uso del radiotaxi». Inoltre, ha formalizzato la richiesta di 168 mila euro come «risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale» nei confronti del consorzio e di ogni singolo ricorrente titolare della licenza di taxi «per il danno consistente nel decremento dei guadagni dovuti alla riduzione dell’orario di lavoro». «Ovviamente, noi abbiamo impugnato il provvedimento», spiega l’assessore comunale al contenzioso Berardino Fiorilli, «e ci siamo costituiti in giudizio per resistere al ricorso e difendere la validità degli atti impugnati, a partire dall’obbligo di spegnimento del radiotaxi a bordo dei due mezzi del Cometa che oggi operano sul territorio di Pescara. Questi da soli non riescono a coprire tutti i turni di lavoro, come invece è previsto nel regolamento e come riescono a fare i 38 operatori del Cotape. L’auspicio è che il pronunciamento del Tar, atteso il 20 marzo prossimo, possa essere utile a scrivere la parola fine su una vertenza lunga e sfiancante per tutti gli attori in gioco».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it