L’AQUILA Seicentomila euro in tre anni per l’avviamento, più o meno altrettanti per la rimozione e la ricostruzione di un hangar (con determinazione nel dicembre 2013) 33mila per l'acquisto di apparecchiature di sicurezza e controllo e 10mila per il volo inaugurale, senza considerare altri 23mila per la verifica della tenuta sismica degli hangar, euro in più euro in meno. Da una parte, l’assessore Emanuela Iorio parla dell’aeroporto dei Parchi come di un’operazione a gestione assolutamente privata, a costo zero per la città. Dall’altra, le sue stesse parole, nel rispondere a un’interrogazione del consigliere di Appello per L’Aquila, Ettore Di Cesare, certificano una serie di investimenti pubblici a sostegno dell’insediamento della Xpress. Agli interventi strutturali, che l’assessore giudica indispensabili a norma di legge, si aggiungono altre risorse pubbliche: 108mila euro dei fondi "Air Net" per studi e analisi di mercato legate allo sviluppo dello scalo e, infine, la fetta più grossa, 2,8 milioni di fondi Fas per il potenziamento delle infrastrutture. In tutto, oltre 4milioni per lo scalo "Giuliana Tamburro", affidato alla società Xpress con una concessione ventennale che è finita nel mirino della magistratura aquilana, che ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati: tre funzionari del Comune e una dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac). «Non si tratta di avvisi di garanzia», ha precisato la Iorio, «ma di notifiche di chiusura delle indagini». L’assessore ha valutato che gli investimenti sono stati condotti bene «perché questo scalo rappresenta un grande successo, una straordinaria opportunità per il territorio, purché si cominci finalmente a credere davvero a questo aeroporto e si sviluppi una politica di marketing territoriale. La prima fase è stata completata con grande successo, e siamo riusciti a ottenere una certificazione per nulla scontata». Su domanda di Di Cesare, l’assessore ha chiarito che i fondi del progetto “Air Net” saranno così ripartiti: studi territoriali 42mila euro; studio di fattibilità sullo sviluppo 25mila euro; analisi di mercato 24mila euro; rimborso al personale dell’ente 16mila euro. Di Cesare ha comunque ricordato che la convenzione impediva migliorie a carico del Comune. Uno dei veicoli di traino, secondo l’assessore, sarà rappresentato dal turismo religioso. Di qui l’annuncio della futura tratta tra L'Aquila e Medjugorie.