L’AQUILA L’espressione più conosciuta dai giocatori di poker è «se entro la prima mezz’ora di gioco al tavolo non capisci chi è il pollo vuol dire che il pollo sei tu». E puntando sull’aeroporto di Preturo il Comune dell’Aquila ha già messo sul piatto una vagonata di fiches, al buio peraltro, facendo fino ad ora la gioia del banco che si sa, vince sempre. Ieri è arrivata la certificazione della quantità di fondi pubblici investiti dall’amministrazione comunale sul Giuliana Tamburro, con l’assessore Emanuela Iorio che ha fornito il dettaglio delle somme spese, ad oggi, sull’aerostazione rispondendo ad un’interrogazione in Consiglio comunale a Ettore Di Cesare (Apl). «Ad oggi il solo comune ha investito quasi tre milioni di euro su un aeroporto che l’Amministrazione si ostina a bollare come privato». L’assessore Iorio ha confermato come ad oggi, oltre ai 600mila euro in tre anni per favorire lo start up aziendale della Xpress, da Villa Gioia siano stati dirottati sulla struttura altri 600mila per la ricostruzione dell’hangar, 23mila per le verifiche statiche sullo stesso, 108mila euro dei fondi "Air Net" per sviluppo e promozione dello scalo, 10mila per l’imbarazzante volo dimostrativo Roma-L’Aquila di dicembre, e altri 33mila per l’acquisto di apparecchiature per la sicurezza ed il controllo a terra. Su questo punto la vicenda è apparentemente intricata. Nel novembre 2012 il Comune (che aveva indetto la gara per la fornitura dei macchinari a raggi X per controllo passeggeri e bagagli) revoca il finanziamento inizialmente concesso alla Afscan. A quel punto si è fatta avanti la Xpress che si è offerta di fornire gli apparati, «con evidente convenienza economica del Comune» (ha sottolineato la Iorio) che ha dirottato il finanziamento sulla società di gestione. A queste cifre si aggiungono i 2,8 milioni di fondi regionali (risorse Fas) che verranno utilizzati per per il potenziamento dell’Aeroporto dei Parchi e relative infrastrutture grazie al progetto preliminare approvato a dicembre dalla Giunta, nonostante la Convenzione ventennale (al centro di un’indagine che ha portato a quattro avvisi di garanzia) stipulata con la Xpress preveda che tali opere siano a totale carico del gestore. Ci sarebbero poi gli 880mila del bando regionale del "Lavorare in Abruzzo 3", finalizzato all’assunzione di giovani da impiegare a Preturo, ritirato per irregolarità nella compilazione della domanda di accesso ai fondi; ad oggi dei 60 assunti inizialmente sono 35 quelli "superstiti". L’iniezione soldi pubblici sull’aeroporto privato rappresenta un vero e proprio salto nel buio visto che, da parte del gestore, non esiste un piano economico-finanziario e per gli investimenti, come confermato anche dalla stessa Iorio. Esistono solo prospettive contenute nel libro dei sogni presentato dalla Xpress per ottenere la gestione, in cui si favoleggia di voli commerciali, rotte e passeggeri in transito (oltre a un centro commerciale che, in quell’area, non può essere costruito). L’assessore ha rispolverato l’idea del turismo religioso e dei voli per Medjugorie. Forse anche a Villa Gioia si rendono conto che per volare da e per L’Aquila serve un miracolo.