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Pescara, 25/11/2024
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28/02/2014
Il Messaggero
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«Preturo, mille guai anche prima di Xpress». Il report sconcertante della Mobile del 2011 sulla gestione Air Vallee. Voli per Medjugorje, lapsus in Consiglio
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L’AQUILA L’aeroporto dell’Aquila? Una cattedrale nel deserto già negli anni scorsi quando pochissime dotazioni erano a norma e alcune neanche funzionavano bene. Il quadro sconcertante emerge da un’informativa di due anni fa della Squadra mobile della questura sulla gara vinta dalla holding Air Vallee. La Procura dell'Aquila infatti si era già mossa con gli agenti della Squadra mobile della Questura per verificare alcune presunte irregolarità relativamente alla gestione affidata all'Air Vallee. In una informativa dettagliata gli investigatori parlavano di mancanza di requisiti da parte della società della Val D'Aosta che non avrebbe potuto né partecipare alla gara (alla quale partecipò anche la società Saga di Pescara) per mancanza di alcuni requisiti. Altro aspetto toccato dagli investigatori quello dell'aspetto finanziario dell'Air Vallee “già gravata da problemi di liquidità” che avevano spinto la stessa a chiedere al Comune “l'individuazione di possibili fonti di contributi e agevolazioni pubbliche finalizzate a rendere sostenibile l'intervento per il nostro gruppo”. Secondo le carte in possesso al Messaggero «eccetto qualche piccolo lavoro di pulizia – si legge nell'informativa della Squadra mobile – nulla è stato fatto circa le migliorie infrastrutturali e/o modifiche idonee a predisporre quel sito alle attività per le quali il bando era stato indetto». Nelle carte c'è poi la parentesi del volo inaugurale l'Aquila-Cagliari-Elmas per il trasporto della squadra dell'Aquila Calcio «con i servizi di assistenza a terra oltremodo deficitari per aspetti riferibili al check-in; controllo dei biglietti, della persona e dei bagagli». Altra nota dolente sempre secondo gli investigatori, quella del servizio antincendio. «In data 3 marzo 2011, l'ingegnere Aurelio Mazzolini, dell'Ufficio ispettivo dell'Italia Centrale e la Sardegna, dei vigili del fuoco, in visita ispettiva rilevava che le due società Aeroporto dei Parchi d'Abruzzo e la Inaer Spa che gestivano il servizio antincendio, risultavano sprovviste del decreto istitutivo del servizio antincendio». L'aeroporto avrebbe operato «con atto Icao dell'Enac mai comunicato all'Ufficio ispettivo dei vigili del fuoco e che il Decreto di 1 categoria rilasciato dal Ministero dell'Interno nel 1990 era decaduto». L'informativa è stata affidata al pm Stefano Gallo, lo stesso che indaga sulla gara vinta dalla Xpress.
Voli per Medjugorje, lapsus in Consiglio
L’AQUILA Sarà stato un lapsus freudiano il cenno fatto dall'assessore comunale Emanuela Iorio, agli imminenti collegamenti dello scalo aquilano con il santuario di Medjugorje. Non è un mistero che lo scalo aquilano abbia bisogno di un piccolo miracolo per scrollarsi di dosso un insieme di sfortunati eventi che lo hanno colpito sul nascere. Ieri se n'è parlato ancora nell'aula del consiglio comunale in occasione di una interrogazione così puntuale da sembrare un atto giudiziario a firma del consigliere di ApL Ettore di Cesare. «L'aeroporto è sostenibile?» chiede. Balza all'occhio la decisione del comune dell'Aquila di farsi carico di spese relative alle apparecchiature di sicurezza e controllo passeggeri, di dubbia comprensione peraltro se tali spese fossero a carico del comune o del gestore Xpress. In ogni caso l'amministrazione prima fa una gara ad evidenza pubblica che si aggiudica la Afscan per 32.760 euro, poi una volta subentrata la Xpress nella gestione il Comune compra dalla Xpress (gestore) per 32.760 mila euro tali apparecchiature, con buona pace della procedura di evidenza a pubblica. L'assessore Iorio liquida la questione spiegando che l'offerta della Xpress era la più conveniente. Il Comune ha offerto anche un hangar a proprie spese: 600 mila euro. Anche in questo caso l'amministrazione è pronta a giustificare l'azione: «la nevicata del 2012 danneggiò la struttura che era in dotazione da parte del Comune: le spese erano a carico nostro».
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