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Data: 28/02/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Gli studenti bocciano il trasporto pubblico. Codici sposa la battaglia degli universitari e chiede al Comune di convocare un incontro

CHIETI Migliorare i collegamenti pubblici tra il Colle e lo Scalo e quelli all'interno della parte bassa della città tra alcune zone e l'università d'Annunzio: è quanto chiedono gli studenti universitari, soprattutto i fuori sede che vivono in affitto a Chieti e non hanno mezzi propri con cui spostarsi.

Il problema della connessione della parte alta e quella bassa della città è noto da tempo. «Si vede che vengono prese in considerazione soprattutto le esigenze di un certo tipo di utenza, quella che si sposta per motivi di lavoro, e non quelle del mondo universitario - dice Nicola D'Ambrosio, presidente dell'associazione studentesca Azione Universitaria - il servizio è infatti perfetto negli orari lavorativi, dalle ore 8 alle 20, mentre è molto carente nelle fasce orarie serali e notturne, quelle utilizzate dagli studenti che amano vivere la città anche di notte».

Il collegamento tra il colle e lo Scalo è assicurato dalla linea 1 della Panoramica, la società che gestisce il servizio urbano, e dalle corse del servizio extraurbano dell'Arpa che da San Giustino passa per Chieti Scalo per arrivare a Pescara. Sia le corse della Panoramica sia quelle dell'Arpa, infatti, si fermano tra le 22.30 e le 23 per riprendere alle 5 del mattino. Ma se questo è un problema già noto e già sollevato da tempo, più nuovo è quello dei collegamenti da migliorare con il Villaggio del Mediterraneo, sorto da poco tempo. «Innanzitutto non c'è una fermata che entra direttamente nel Villaggio e arriva in particolare al Campus X dove risiede la maggior parte degli studenti - spiega Pasquale Elia, responsabile dell'associazione universitaria Erga Omnes - Per raggiungere la fermata più vicina occorre sbucare in via dei Vestini o farsi quasi un chilometro per raggiungere viale Unità d'Italia. È inoltre da potenziare anche il 3 barrato, che da Manoppello passa per viale Abruzzo, tocca la Colonnetta, arriva all'università e va fino a San Martino, perché anche la popolosa frazione periferica di San Martino non viene ben servita dalle autolinee pubbliche». «Sappiamo che la richiesta di nuove corse o di una maggiore frequenza di quelle che già ci sono cozza con il problema del chilometraggio assegnato che non può essere rimodulato - continua Laura Contestabile, presidente dell'associazione 360° - ma chiediamo di rivedere tutto il sistema del trasporto urbano, tagliando qualche corsa che serve zone non più molto frequentate, come quella dove si trova l'ex ospedale San Camillo da anni non più in attività».

La battaglia delle associazioni studentesche è stata fatta propria anche dall'associazione Codici che ha chiesto un incontro al Comune, portando non solo le esigenze degli studenti universitari ma anche quelle di altri cittadini che vivono in zone poco servite dai bus di Arpa e Panoramica. «Ci sono arrivate diverse sollecitazioni in merito - ha detto il vice presidente della delegazione teatina di Codici, Davide Esposito - in particolare per quanto riguarda la zona industriale di Chieti Scalo, con riferimento soprattutto a via Piaggio e alla zona del Parco Paglia. Per questo motivo abbiamo chiesto al Comune un tavolo tecnico cui invitare anche i rappresentanti delle società Arpa e Panoramica. Ci è stato risposto che l'incontro sarebbe stato presto organizzato, ma dalle parole non si è più passati ai fatti».

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