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Pescara, 25/11/2024
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Data: 28/02/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Chiude corso Vittorio e cominciano i disagi. Due mesi di cantiere ieri traffico nel caos oggi auto e bus dirottati

I disagi per i lavori di ieri sulla segnaletica, come anticipato dal Messaggero, hanno reso l’idea di quello che succederà oggi su corso Vittorio con la chiusura, per almeno due mesi, dell’intera carreggiata nel tratto che va dalla vecchia stazione a via Trieste (e poi sarà estesa fino a via Genova). All’ora di punta si sono registrati lunghi incolonnamenti con auto e bus sulla stessa corsia mentre oggi, per contro, si rischia il deserto a causa del blocco del traffico. Nino Bettini, di Confcommercio, racconta: «Non credevo ai miei occhi quando ho visto il bus della linea 5 infilato non si sa come in via Genova e che non riusciva a venirne più fuori, i passanti si sono fermati a scattare le foto». Per il futuro Bettini vede nero: «Domani qui saltiamo in aria tutti - ha detto ieri -. L’assessore Fiorilli dice che dopo i lavori il Corso sarà più bello, ma quali e quanti negozi saranno ancora aperti qui tra due mesi?». L’intreccio di strisce bianche e gialle fuori e dentro il cantiere ha confuso le idee ieri ai pescaresi al volante. Oggi andrà peggio perché il problema non sarà solo legato alla chiusura parziale di corso Vittorio Emanuele, ma anche alla bretella alternativa che corre sull’area di risulta attraversando il parcheggio e che dunque rappresenta un pericolo per i pedoni. Così come appare rischioso il passaggio dei bus sulla stradina diventata a doppio senso davanti alla nuova stazione. Sollecitata da più voci in Comune una massiccia presenza di vigili urbani.
Tardiva e parziale l’informazione del Comune, non solo e non tanto sulla chiusura della principale arteria cittadina che era cosa nota, ma per i percorsi alternativi da seguire.
Chi viaggia in autobus oggi rischia di restare a piedi o sarà costretto ad inseguire le nuove fermate dal momento che 18 linee urbane su 20 della Gtm che solitamente passano sul Corso vedono modificato il loro percorso. Quelli diretti verso nord girano su via Caduta del forte, per proseguire in via De Gasperi e poi nell’area di risulta; quelli verso sud faranno il tragitto inverso, sempre passando per l’area di risulta per ritornare a piazza Duca d’Aosta; gli automobilisti dovranno affrontare dossi e tortuose gimkane sulla bretella tra le auto in sosta nell’area di risulta. Da verificare, infine, il temuto effetto tappo alla rotatoria tra via Teramo, via De Gasperi e via del Circuito, centro nevralgico con punti ad alto rischio nonostante la segnaletica appena rifatta. La sola buona notizia riguarda i 60 nuovi posti auto su corso Vittorio tra via Chieti e via Trieste, al posto della corsia preferenziale. Auguri.

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