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Data: 28/02/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Tir contro il bus teramano Feriti autista e passeggeri. L’incidente sulla A1 all’altezza di Reggio Emilia, l’autobus della Baltour si schianta con un camion che rientrava in corsia: in 23 finiscono in ospedale. Ballone: poteva andare molto peggio

REGGIO EMILIA È di 23 feriti il bilancio del pauroso incidente registrato ieri prima dell’alba sull’Autostrada A1. Un inferno di lamiere a scavalco tra le due carreggiate che ha coinvolto un camion e un pullman di linea carico di persone. LO SCONTRO. Sono le 4.15 circa quando sulla corsia nord, all’incirca all’altezza del chilometro 134, un camion Renault Magnum da 12 metri di portata complessiva 26 quintali carico di derrate alimentari è fermo su una piazzola di sosta. Alla guida c’è Graziano Magnani, 57enne di San Possidonio (Modena). È lui a raccontare della sua manovra per reimmettersi sulla prima corsia. E dell’impatto, da dietro, con un pullman di linea di Baltour, compagnia di viaggi di Teramo, partito dalla capitale qualche ora prima, dopo aver fatto tappa a Siena, Firenze e Bologna. E che viaggiava come lui verso Milano. L’autista, un uomo di 49 anni di Empoli, intravede la manovra e tenta una disperata frenata per evitare il camion. Ma non ce la fa: con lo spigolo anteriore destro del pullman - un mezzo che può portare fino a 54 passeggeri - colpisce la parte posteriore a destra del mezzo pesante. L’impatto è violento. Il camion viene spinto contro il newjersey che, per il peso, lo sfonda, invadendo la carreggiata sud. Mentre il pullman si gira fermandosi proprio a cavallo delle due corsie. TUTTI SALVI. È solo per una coincidenza molto fortunata se, dall’altra parte, in quel momento non arrivano mezzi. E se i due mezzi non si rovesciano su stessi. L’abitacolo del camion è sostanzialmente integro e il suo autista illeso. Mentre nel pullman ci sono feriti, due in maniera più seria: un giovane di 23 anni nell’incidente è stato scaraventato fuori, sull’asfalto. Un’altra ragazza ha riportato fratture. Qualche passeggero è rimasto incastrato tra i seggiolini del mezzo. Nel giro di pochi minuti, sul posto arrivano sette ambulanze e due automediche. I FERITI. Sono i pompieri ad aiutare i passeggeri rimasti incastrati a uscire dal pullman e a consegnarli al personale medico. In 21 vengono inviati al pronto soccorso del Santa Maria Nuova. Hanno ferite lievi. Qui solo l’autista viene trattenuto in osservazione. Mentre i più gravi vengono trasferiti al Maggiore di Parma: il 23enne è stato ricoverato in ortopedia con una prognosi di 50 giorni, la ragazza ne avrà invece per 90. Un gruppo di studenti universitari racconta: «Eravamo seduti proprio dietro all’autista ma dormivamo tutti. Improvvisamente, abbiamo sentito quella frenata. Poi l’urto, violentissimo. E’ stato molto brutto, il pullman si è squarciato. Un ragazzo è volato fuori. L’abbiamo visto a terra, sotto il pullman...». Le telecamere installate in autostrada hanno ripreso tutto. E potranno dare una mano per comprendere l’accaduto.

Ballone: poteva andare molto peggio

TERAMO. Agostino Ballone, l’imprenditore teramano titolare della Baltour, ha avuto un brutto risveglio ma al telefono è rilassato e cordiale. Intanto chiarisce subito che «a bordo del bus non c’era nessun abruzzese» e sull’incidente commenta: «Siamo stati fortunati, poteva andare molto peggio. I feriti? Ce n'è uno che ha qualcosa di più serio ma non è in pericolo di vita. La polizia ha consigliato a tutti di andare in ospedale per farsi refertare, poi sono stati tutti dimessi tranne due-tre rimasti in osservazione». La Baltour si è mobilitata appena appresa la notizia dell’incidente. «Abbiamo mandato su», dice Ballone, «il reparto tecnico e il direttore di esercizio. Inoltre è partito un nostro mezzo in sostituzione di quello incidentato per far completare il viaggio a chi doveva proseguire per località nazionali; quelli che erano diretti all'estero lo faranno domattina (oggi, ndr) da Reggio Emilia. È il primo incidente che abbiamo, speriamo sia l’ultimo. L’autobus», conclude l’imprenditore, «era uno degli ultimi acquisti, ha pochi mesi di vita. Il personale era fresco, avendo preso servizio a Siena, e con anni di esperienza. Noi, più che garantire questo, non potevamo fare».

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