Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/11/2024
Visitatore n. 740.949



Data: 28/02/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Verso le regionali in Abruzzo - Regione, i piani dei tre candidati. Primarie del centrosinistra: ambiente, trasporti e sanità secondo Caramanico, D’Alfonso e Mascitelli

VILLAMAGNA I tre candidati a confronto nella convention più affollata delle primarie del centrosinistra. Franco Caramanico, Luciano D’Alfonso e Alfonso Mascitelli, si sono confrontati l’altro ieri sera al Dama Palace in Val di Foro a colpi di programmi davanti agli 800 che si sono dati appuntamento al palazzo dei congressi provenienti dall’Alto Chietino e dalla fascia pedemontana. Sanità, ambiente e finanze regionali al centro dei tre discorsi, diversi ma tutti convergenti su una bocciatura secca dell’amministrazione uscente di Gianni Chiodi. A fare gli onori di casa è stato il sindaco Paolo Nicolò, Italia dei valori, che ha annunciato la sua candidatura a un posto di consigliere nell’Emiciclo dopo due mandati da primo cittadino. «Il nuovo corso della Regione», ha detto Caramanico, candidato di Sel, «deve essere improntato a un no chiaro alla petrolizzazione e in genere alle attività estrattive, al cui posto va invece aumentata l’estensione delle aree protette anche con l’entrata in funzione del Parco nazionale della Costa teatina, pezzo fondamentale dello sviluppo sostenibile». Di sviluppo dell’economia abruzzese ha parlato anche D’Alfonso, tracciando l’identikit di «un Abruzzo che dovrà essere semplice, con una burocrazia tarata sull’attrazione degli investimenti che contano e punto di snodo dei trasporti merci che nell’immediato saranno basati sul trinomio ferro, aria e acqua, cioè trasporto su rotaia, aereo e su nave». Mascitelli ha bocciato in tronco l’esperienza Chiodi. Che «non va tanto criticata», ha detto l’esponente di Idv e parlamentare fino al 2013 originario proprio di Villamagna, «sulla scorta delle recenti vicende giudiziarie, ma sugli effetti pratici di 5 anni di amministrazione fallimentare in cui l’Abruzzo ha contato poco nelle grandi sedi istituzionali. In rosso è il bilancio della gestione sanitaria», ha detto Mascitelli, «dove alla chiusura dei piccoli ospedali ha fatto seguito soltanto il sovraffollamento dei grandi presidi, ed è fallito il rientro dal debito».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it